«Fondi Ue per la sanità ma mancano i medici per 118 ed emergenza»

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Domenica 19 Dicembre 2021, 05:05
GLI INVESTIMENTI
MACERATA L'appuntamento era nella sala della biblioteca dell'ospedale di Macerata, presentazione dei direttori di unità complessa nominati nell'ultimo anno dalla direttrice generale dell'Av3 dell'Asur Daniela Corsi. Con la dirigente c'era l'assessore regionale Filippo Saltamartini, presenti in sala molti medici, diversi consiglieri regionali di maggioranza e il vescovo Nazzareno Marconi, protagonista di un breve saluto di incoraggiamento e di plauso agli operatori sanitari.
Il piano
Protagonista dell'appuntamento l'assessore regionale Filippo Saltamartini, prossimo alla presentazione del piano sanitario regionale, che non ha mancato di fare riferimenti alla realtà locale ma anche collegamenti con gli scenari politica sanitaria che emergono in giro. La presenza di diversi consiglieri regionali di maggioranza poteva dare adito ad equivoci, ma l'amministratore ha subito chiarito la situazione: «Non siamo in campagna elettorale, siamo qui per fare politica con spirito di servizio. Credo che la nomina dei nuovi primari per Macerata diano il senso del ritorno alla normalità del sistema sanitario. La politica è al servizio, c'è l'esigenza di rassicurare i cittadini sul fatto che saranno sempre curati nel migliore dei modi, sono molto orgoglioso che in questo territorio ci siano professionalità di alto livello. La politica si deve occupare di dare i servizi ai territori, da Camerino a Civitanova, e non è facile. Quali sono le condizioni che ci si prospettano? Non abbiamo medici, in particolare al 118, a Medicina di Urgenza, nella continuità assistenziale. Ci interessa dare risposte, le eccellenze non possono essere oscurate dai problemi. Il Covid lo affrontiamo, abbiamo tutte le risorse intellettuali, poi certamente ci sono questioni finanziarie, abbiamo il debito pubblico più importante del mondo».
I problemi
Per le prossime settimane è previsto l'arrivo di fondi Ue per la sanità, molti verranno riversati anche negli ospedali e nelle strutture sanitarie del Maceratese. Nuovi macchinari e investimenti per migliorare i servizi. «Ho completato il mio lavoro e mi confronterò con il governatore Acquaroli. Lunedì (domani, ndr.) porterò il lavoro in maggioranza. Ci sono investimenti molto importanti per Matelica, San Severino, Tolentino, Macerata, Recanati e Civitanova. Va ricostruita la sanità del territorio, non si va verso l'accorpamento». Riguardo all'annosa questione del nuovo ospedale di Macerata Saltamartini taglia corto: «Ci sono 150 milioni, e questo è un investimento, vero, concreto». Poi un approfondimento sulla questione delle lunghe file negli hub vaccinali che per quanto riguarda il Maceratese hanno interessato in particolare Piediripa: «Ci sono 41 medici vaccinatori il cui contratto è stato sospeso, nei giorni scorsi ne era stato annunciato l'arrivo dalla struttura commissariale, ma nessuno si è presentato. Ci sono problemi di natura fiscale con i medici pensionati che stanno rinunciando alle proroghe degli incarichi provvisori». Assunzioni rese spesso impossibili dalla carenza di medici: «C'è un disegno di legge per l'eliminazione del numero chiuso a Medicina». Le prossime scelte: «Il Pnrr prevede investimenti importanti sul fronte delle strutture ospedaliere, degli investimenti in tecnologia e della telemedicina. Manca il personale, dobbiamo indicare soluzioni. Penso che i medici di famiglia possano essere portati tutti nei distretti, direi di finirla con le ricette cartacee, credo possano prenotare le prestazioni, penso a reti ospedaliere mentre ora ognuno va per la sua strada, penso si possano strutturare gli organici in base alle prestazioni. Se un medico a 70 anni si sente forte perché non deve poter lavorare? Un esempio, giusto per dire: nelle strutture pubbliche le risonanze magnetiche eseguono una o due prestazioni all'ora, nel privato quattro o cinque. Sono tutti temi da affrontare iniziando dal fatto che l'anno prossimo con il turn over avremo 500 medici in meno». Il messaggio finale di Saltamartini: «A me piace molto la parabola dei talenti, i dirigenti hanno una responsabilità nei confronti della società. Insieme dobbiamo farcela. In un Paese che ha una memoria corta degli eroi, dico che bisogna iniziare ad intitolare ospedali e vie a quei personaggi che hanno dato la vita per noi».
Luca Patrassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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