Dall'agricoltura alla pubblicità, emergenza totale

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Domenica 22 Settembre 2019, 05:04
L'INDAGINE
MACERATA È senza sosta l'attività di controllo dei carabinieri, che ha come obiettivo quello di contrastare il caporalato. Ieri sono finiti nei guai i titolari di due ditte del settore della distribuzione di materiale pubblicitario; il giorno prima, dopo mesi di indagini e di controlli, l'impresa agricola Girasole di Recanati con sede operativa a Montelupone. Due operazioni importanti che sono il segno evidente di una attenzione particolare nei confronti del caporalato e dello sfruttamento dei dipendenti, costretti a lavorare in entrambi i casi emersi in seguito ai controlli da parte dei carabinieri per 12 ore al giorno e con compensi modesti.
L'attività
Per quel che riguarda l'azienda agricola recanatese, l'indagine condotta dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata, diretto dal maresciallo Martino Danilo Di Biase, e dalla Compagnia di Civitanova, guidata dal tenente colonnello Enzo  Marinelli, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Margherita Brunelli, era partita a fine agosto dello scorso anno. Da tempo, infatti, i militari monitoravano l'attività di alcuni lavoratori, tutti stranieri, impegnati nei campi agricoli tra Montelupone e Recanati, accertando la presenza di braccianti a lavoro dalla mattina fino al tardo pomeriggio. È emerso che l'azienda sfruttava gli stranieri, costringendoli a lavorare 12 ore al giorno per cinque euro all'ora, a volte senza riposo settimanale e senza neppure retribuzione. L'azienda, ora, è finita sotto controllo giudiziario. Si tratta del primo provvedimento adottato nelle Marche. Èstato emesso dal gip di Macerata Claudio Bonifazi, su richiesta della procura, in materia di caporalato.
c. mar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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