Open day, centro in vetrina «Così i cittadini diventano ambasciatori della bellezza»

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Lunedì 29 Novembre 2021, 05:04
LA PROMOZIONE
FERMO Il centro riparte dalla cultura e dalla Pinacoteca, recentemente risistemata, e inaugurata pochi giorni fa. Ieri s'è svolto l'Open day per i cittadini fermani, che nelle festività potranno godere anche di diverse mostre. Tre ore al mattino, ieri, e altre quattro al pomeriggio, durante le quali i fermani hanno potuto riabbracciare le opere d'arte. Per qualcuno sarà stata una riscoperta, per altri una vera e propria scoperta, fatto sta che l'Open day è andato bene sin dall'inizio.
Il commento
«Ci sono stato al mattino racconta il sindaco Paolo Calcinaro e la giornata si è subito mostrata interessante. È stato bello, l'afflusso buono già nella mattinata, con i visitatori ordinati. Iniziative come queste servono anche ad accrescere la consapevolezza di ciascuno, verso le bellezze che la città ha da offrire. Così magari i fermani diventano ambasciatori anche verso i turisti, raccontando quanto visto». Turisti, ma anche colleghi, amici, parenti e magari pure semplici conoscenti. Perché la Pinacoteca, Rubens e affreschi del Boscolo a parte, negli ultimi cinque anni era rimasta chiusa a causa del sisma. Quello del 2016, ma non la scossa di agosto, dalla quale il Palazzo dei Priori si salvò, bensì da quella del 30 ottobre, che lesionò buona parte del piano.
Le tappe
Per prima è stata recuperata la Sala del Mappamondo, inaugurata il 2 agosto 2018, poi il resto del piano della Sala dei Ritratti e ora, da una settimana anche la Pinacoteca. Torna visibile nella sala del 600 il Rubens, tornano visitabili La Crocifissione di Vincenzo Pagani e la Crocefisisone di Vittore Crivelli, e si possono ancora ammirare le opere di storia locale, gli arazzi, e gli altri dipinti seicenteschi. Non la Madonna col bambino del Pagani e non le tavolette di Jacobello del Fiore. Per quelle, che finiranno nel piano dedicato alle tavole, serve una climatizzazione particolare. «Le somme spiega Calcinaro sono a bilancio, faremo i lavori e forse per la prima metà del prossimo anno gli spazi saranno pronti». Nell'attesa, i fermani e no, durante le feste natalizie, potranno arrivare in centro, godere della Pinacoteca e degli altri musei, e magari visitare le numerose mostre.
Le feste
A cominciare da quelle che sono parte dei festeggiamenti danteschi, e dunque Descensus ad inferos. I dannati di Dante, con testi di Giovanni Zamponi e disegni di Paolo Pagliacci, nella Sala degli Incontri di Palazzo dei Priori. Mostra aperta fino all'8 dicembre dal martedì alla domenica, dalle 16 alle 19. Stesso orario, a cui si aggiunge il mattino su prenotazione, per L'Italia di dante. Viaggio nell'antica cartografia della penisola: fino al 19 dicembre nella chiesa di San Filippo sono esposte le cartografie della collezione di Gianni Brandozzi. Sempre a tema dantesco, i volumi stampati dal XV al XIX secolo, conservati nella biblioteca, sono esposti nella Sala del Mappamondo, fino al 30 gennaio 2022: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Mercoledì 8 dicembre, e fino al 2 febbraio, in Duomo ci sarà la mostra di presepi Puer natus est, organizzata dalla Diocesi, a cura di Andrea Pistolesi e poi sarà protagonista il Terminal Dondero. L'11 dicembre aprirà (fino al 16 gennaio) la mostra fotografica a cura di Monja Ercoli Fermo visioni extra ordinarie.
I disegni
Un mese e mezzo circa, dal 17 dicembre, anche per i disegni e le caricature di Danilo Interlenghi, esposti in biblioteca. Durerà, infine, dalla vigilia di Natale all'Epifania il concorso di arte presepiale di Contrada San Martino. Sarà anche la cultura, quindi, a trainare il Natale fermano e la ripresa del centro.
Chiara Morini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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