La sfida dei 47 candidati sindaco I partiti spariscono dalle schede

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Domenica 26 Maggio 2019, 05:04
LE ELEZIONI
FERMO Quarantasette candidati sindaco e altrettante liste, 23 Comuni al voto, nella gran parte dei casi è confronto a due, in tre paesi è sfida a tre. Sono due, Belmonte e Monte Vidon Corrado, le municipalità in cui si presenta una lista unica e l'unico avversario, per i sindaci uscenti che si propongono per un nuovo mandato, è il quorum del 50% più uno dei votanti. Sono circa 44mila gli elettori della quinta provincia marchigiana che voteranno oggi. Una giornata di voto, dalle 7 del mattino alle 23, poi si procederà con lo spoglio delle elezioni europee, che terminerà a notte inoltrata. Si dovrà attendere fino a domani pomeriggio, invece, per conoscere i nomi degli amministratori chiamati a guidare i comuni per il prossimo quinquennio. Nessuno dei 23 municipi del Fermano supera i 15mila abitanti, quindi non ci sarà ballottaggio. Non è ammesso, nei comuni sotto questa soglia di elettori, il voto disgiunto, quindi si possono esprimere preferenze solo per i candidati consiglieri della lista collegata al candidato sindaco. E' possibile esprimere una doppia preferenza, a patto che ci sia differenza di genere, quindi vanno votati un uomo ed una donna. Sono complessivamente 453 gli aspiranti consiglieri.
Niente simboli di partiti
I consigli che si andranno a costituire vanno da un minimo di 10 nei paesi più piccoli, a 12, fino a Montegranaro, unico di questa tornata nel Fermano che eleggerà 16 consiglieri. Come spesso accade nei piccoli centri, in nessuno compaiono simboli dei partiti nazionali. Sono 6 i paesi che da domani sera avranno certamente un nuovo sindaco, dato che l'uscente ha deciso di non ricandidarsi, oppure ha raggiunto il limite dei tre mandati consecutivi. È il caso di Grottazzolina, Ponzano di Fermo, Moresco, Monte Vidon Combatte, Montefalcone Appennino e Campofilone. In quest'ultimo è accaduto a campagna elettorale in corso un episodio singolare: la candidata Simona Maroni si è ritirata per ragioni personali, anche se la sua lista è rimasta in corsa. Virtualmente è già primo cittadino quindi Gabriele Cannella, che raccoglie, dopo 15 anni, l'eredità di Ercole D'Ercoli. Le sfide più attese interessano il cuore del distretto calzaturiero. Si rinnova il duello del 2014 tra Ediana Mancini e Gastone Gismondi, stavolta a parti invertite, con la prima da sindaco uscente e il secondo da sfidante. A giocare il ruolo di outsider è Demis Ranalli, che dopo il brivido dell'esclusione della lista Motegranaro insieme è stato riammesso su sentenza del Tar Marche. A Monte Urano, roccaforte del centrosinistra dal dopoguerra, Moira Canigola, sindaco nonché presidente della Provincia, punta con convinzione al bis. Di certo, sia sui social che dal vivo, la sfida è stata molto più frizzante e combattuta che nelle tornate del passato. Tenta di scalzare il centrosinistra Massimo Mazzaferro con CambiAmo Musica, completa il quadro Germano Craia di Libertà Monturanese. Tra le curiosità di queste amministrative, l'affollamento di candidati a Monte Vidon Combatte, ben tre aspiranti sindaci e rispettive liste per poco più di 400 elettori. A Massa Fermana si rinnova invece per il terzo mandato consecutivo la sfida tra Gilberto Caraceni, sindaco uscente, e Giampiero Tarulli, suo predecessore.
Pierpaolo Pierleoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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