I sedicimila libri ora tornano nella Sala del mappamondo

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Domenica 24 Giugno 2018, 05:04
IL PATRIMONIO
FERMO È partito il conto alla rovescia per la riapertura della sala del mappamondo. I lavori nella stanza simbolo di Palazzo dei Priori sono terminati. Tra pochi giorni i quasi sedicimila libri, parte del fondo antico della biblioteca comunale, torneranno al loro posto. «Il 2 luglio la ditta incaricata comincerà la sistemazione. Prima verrà dato l'antitarme a tutta la struttura lignea della biblioteca, dopodiché ogni libro verrà spolverato manualmente e riposizionato. Contiamo di riaprire la sala tra la fine di luglio e i primi di agosto», fa sapere il sindaco Paolo Calcinaro.
Lavoro imponente
Un lavoro imponente, mai fatto prima, cominciato lo scorso novembre con lo spostamento in pinacoteca di tutti i preziosi testi. A occuparsene la ditta Premio di Bologna, vincitrice dell'appalto, che ora avrà tre settimane per completare l'opera e ridare alla Sala del mappamondo il suo inconfondibile aspetto. In questi mesi, nelle stanze della pinacoteca, i testi sono stati controllati uno per uno e ricatalogati. «Il catalogo più antico dice la direttrice della biblioteca civica Maria Chiara Leonori è del 1705 ed è suddiviso per materie, ben 71. Una bellissima classificazione che abbiamo virtualmente ricostruito per dare l'idea di cosa fosse questa biblioteca, nata pubblica alla fine del 1600. È stata un'occasione per lavorare anche sui possessori, perché nella maggior parte dei casi questi libri portano dei nomi. Abbiamo ricostruito un pezzo di storia della biblioteca e di Fermo».
Il lavoro dei volontari
Il lavoro su questo immenso e inestimabile patrimonio, oltre che dal personale della biblioteca, è stato portato avanti da alcune ragazze del servizio civile, che hanno avuto l'irripetibile occasione di toccare con mano un pezzo di storia della città. Chiusa dopo il terremoto del 30 ottobre 2016 insieme a tutto il palazzo, in questi mesi la Sala del mappamondo è stata interessata da importanti interventi, eseguiti dalla ditta Monaldi di Montelparo. «All'interno, i lavori sono terminati», spiega il sindaco. «Restano ancora da fare delle riprese fuori, per alcune lesioni superficiali. Dentro la sala, prima si è lavorato su quella che, entrando, è la parte destra. Sono state tolte tutte le mattonelle del 1800. C'è stata la svuotatura di tutti i materiali che erano annidati tra le travi del pavimento e le volte delle sale sottostanti, quella degli Stemmi e quella Gialla. Poi sono state realizzate le travi di acciaio che sono andate ad aiutare o sostituire quelle in legno che erano presenti e che in alcuni casi erano abbastanza compromesse o disallineate anche a causa del sisma. È stato poi fatto un massetto di sostegno ulteriore e infine è stata rimessa la pavimentazione».
Il mappamondo
Il maestoso mappamondo di legno è sempre rimasto nella sala che lo ospita da più di tre secoli. Subito messo in sicurezza e imballato, è stato solo spostato nell'altra parte della stanza, mentre su quella liberata cominciati i lavori. «È stato fatto lo stesso intervento dell'altra parte, anche se in quel caso le travi d'acciaio erano più facili da lavorare perché le volte sottostanti erano più omogenee», aggiunge Calcinaro.
Gli interventi alla Sala del mappamondo fanno parte della seconda fase di lavori destinati a Palazzo dei priori. La prima, che ha riguardato la messa in sicurezza dell'ala dove si trovano pinacoteca e museo archeologico (269mila euro il costo dell'opera) si è svolta nella prima metà dello scorso anno.
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