Intimità violata danni e paura I malviventi vanno fermati

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Domenica 19 Novembre 2017, 05:01
Edoardo Danieli
Nulla, quanto un furto nella propria abitazione, distrugge la percezione di sicurezza dei cittadini che il quotidiano impegno delle forze dell'ordine contribuisce a costruire. Non c'è solo il danno economico, che pure in alcuni casi è anche rilevante, quanto l'umiliazione e l'impotenza di fronte alla violazione della propria intimità. Cassetti e suppellettili rovesciati, armadi svuotati, casseforti smurate, ricordi di una vita portati via. In un blitz fulmineo, con un salto, di balcone in balcone. Resta solo desolazione dopo il passaggio dei ladri. Negli ultimi episodi registrati in via Cingoli, addirittura la beffa: i ladri si sono fermati per farsi un caffè. Prima di portarsi via anche la macchina dell'espresso. Come si fa a tornare alla quotidianità, dopo aver vissuto questa incursione nella propria vita privata? Per questo, diciamo: adesso basta. Lo diciamo, perché è quello che dicono ogni giorno i cittadini leggendo sul Corriere Adriatico la scia di furti che si allunga ad Ancona e in tutta la provincia, ma anche perché è quello che ripetono, tutte le mattine, le forze dell'ordine, quando si mettono al lavoro e si trovano a dover combattere un'insidiosa batteria di ladri mordi-e-fuggi, molto probabilmente proveniente da fuori regione. La banda dei tre deve essere fermata al più presto per restituire serenità agli anconetani. E, soprattutto, il giorno dopo non deve essere di nuovo libera di poter tornare a colpire, magari da un'altra parte. Sarebbe solo un'altra beffa.
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