IN CLASSE
ANCONA Per scaramanzia, Alessandra Rucci lo dice sottovoce: «Sta

2 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Aprile 2021, 13:53
IN CLASSE
ANCONA Per scaramanzia, Alessandra Rucci lo dice sottovoce: «Sta funzionando». A una settimana dal ritorno tra i banchi, la dirigente scolastica dell'istituto superiore Savoia Benincasa procede con le dovute cautele. «Dal punto di vista tecnico-logistico, a mio parere, la presenza al 50% va bene». Segue il filo del ragionamento: «Sono garantite le protezioni, la distanza, l'uso delle aule grandi, più spazio vitale per gli studenti». Torna a dire: «Sono abbastanza soddisfatta e vedo i ragazzi contenti d'essersi ritrovati». Sull'alternanza didattica a distanza- presenza calibra il giudizio: «È ovvio che non è una situazione ottimale. Ma in emergenza è un metodo adatto, a patto che si possano garantire le pari opportunità». Punta tutto sull'equità. «Noi - spiega - abbiamo scelto la formula di una settimana sì e una no, dividendo le classi in due gruppi. L'organizzazione è fondamentale». E sull'ipotesi di aumentare la percentuale delle lezioni in presenza allarga lo spettro d'azione: «Dipende dal sistema dei trasporti. Noi siamo pronti anche a passare al 75 o all'80%. La scuola ha tutto. Certo, governare una grande comunità come la nostra che conta 1.500 studenti non è facile. Ma ribadisco: la scuola ha tutto». Il nodo resta l'utilizzo degli autobus. «All'inizio dell'anno i ragazzi mi raccontavano che erano strapieni. Ora non più. C'è una buona sorveglianza alle fermate e grande attenzione al tasso di riempimento. Nella zona della mia scuola è in funzione anche il servizio 6Smart, con corse urbane speciali a prenotazione. Basta una app». Per scaramanzia lo sussurra: «Sta funzionando».
La flessibilità
Sulla stessa linea di pensiero è Anna Durantini, preside del liceo scientifico Galilei. Esordisce con un «bene». E va dritto al nucleo: «Si stanno svolgendo le lezioni con regolarità. Non vengono segnalati problemi con i trasporti. D'altronde le norme anti-Covid che avevamo messo a punto dall'inizio dell'anno stanno dando i frutti». Non trascura i dettagli: «Gli studenti che hanno avuto contatti con contagiati seguono da casa. Sono appena 5 o 6». Ma è già oltre: «Spero che a maggio la dad possa scendere sotto il 50%. Studenti e professori riconoscono la maggiore efficacia di lavorare in presenza». Sul senso di responsabilità rilancia: «I ragazzi rispettano le regole: mascherine, distanziamento, igiene delle mani. Sono attentissimi. La scuola è una istituzione molto flessibile». Lei lo ripete con l'impeto di un proclama: «Funziona».
La gratificazione
Per Francesco Maria Orsolini, il collega del liceo artistico, «è un momento ricco di gratificazioni per la scuola». Motiva le sue certezze: «Questa riapertura è stata accolta con grande entusiasmo dai giovani e con soddisfazione da prof e genitori». Ridimensiona persino i problemi legati all'alternanza. «Prevale la soddisfazione d'essere tornati in classe. Spero che con la velocizzazione della campagna vaccinale la percentuale si riduca a favore dell'essere in presenza». Ribadisce una convinzione: «È dimostrato con chiarezza: a scuola il rischio di contagiarsi è bassissimo. I giovani sono attentissimi, rispettano le regole che qui rientrano nel contesto educativo e formativo». I trasporti? «Mi hanno riferito che sono organizzati meglio rispetto all'autunno scorso». Funziona davvero.
Maria Cristina Benedetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA