Scampato a Corinaldo realizza il suo sogno di poter salvare vite. Alessio Curi, 18enne di Senigallia, primo al test di Medicina

Scampato a Corinaldo realizza il suo sogno di poter salvare vite. Alessio Curi, 18enne di Senigallia, primo al test di Medicina
Scampato a Corinaldo realizza il suo sogno di poter salvare vite. Alessio Curi, 18enne di Senigallia, primo al test di Medicina
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 7 Settembre 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 13:05

SENIGALLIA Tra gli oltre 150mila iscritti ai test per accedere a Medicina, c’è uno studente che ne ha superati 8 in altrettante facoltà italiane. Viene da Senigallia, si chiama Alessio Curi e ha scelto di iscriversi al Campus Bio-Medico di Roma, dove è arrivato addirittura primo su 5mila candidati. Un’altra eccellenza del liceo scientifico Enrico Medi, che ha preparato luminari del calibro di Guido Silvestri e Rossana Berardi. Anche Alessio Curi si è formato e diplomato al Medi. La sua è la generazione del CoGeu, l’associazione nata dopo la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove l’8 dicembre del 2018 hanno perso la vita sua zia Eleonora Girolimini e cinque adolescenti. Aspettavano l’arrivo del trapper Sfera Ebbasta, quando una banda di delinquenti arrivata lì per scippare collanine spruzzò lo spray al peperoncino, scatenando una calca infernale. Alessio c’era e, come tanti giovani, ora è impegnato per il diritto al divertimento sicuro.


La scelta 

La scelta di Medicina, un indirizzo di studio che porta a salvare vite, sembra legata alla tragica esperienza vissuta.

Alessio Curi ha potuto decidere dove trasferirsi per inseguire un sogno: diventare neurochirurgo. Ha scelto Roma e il Campus Bio-Medico dove, grazie all’eccellente punteggio, è arrivato primo su 5mila. Erano 30 i posti disponibili. Terminato il percorso di studi avrà una doppia laurea inglese in Medicina e Ingegneria Biomedica. «Ho scelto di intraprendere la carriera di medico – racconta Alessio - è una passione nata alla fine del quarto anno di liceo, perché lo studio e la conoscenza approfondita del corpo umano mi hanno sempre affascinato. Poi riuscire a salvare le vite, riportare il sorriso sui volti delle persone, lavorare alla ricerca per combattere le patologie più gravi, rende la professione del medico una delle più importanti e difficili che ci siano». Si è preparato ai test senza tralasciare le uscite con gli amici il sabato sera e la palestra.

Risultati sorprendenti

I risultati ottenuti sono sorprendenti ma non per i professori che hanno sempre creduto in lui. La pubblicazione delle 8 ammissioni è stata una grande emozione. C’era un esercito di oltre 150mila iscritti, anche se poi se ne sono presentati quasi 80mila. Lui ha superato addirittura otto di test per importanti atenei compresi il San Raffaele, la Cattolica e la Bicocca di Milano. Ha scelto Roma, dove poteva accedere anche all’Unicamillus, decidendo di iscriversi all’Università Campus Bio-Medico Medtech dove ha registrato un primato assoluto. È rimasto, però, con i piedi per terra, consapevole che è solo l’inizio di un lungo cammino. «Sicuramente tutti questi ottimi risultati mi hanno reso fiero di me stesso – conclude il 19enne senigalliese - e conscio delle mie capacità, consapevole però del fatto che è solo l’inizio di un percorso lungo e impegnativo. Che mi auguro di intraprendere nel migliore dei modi».

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