Mirko Giordani, 27 anni, analista e lobbista, da Esanatoglia al Sud Est Asiatico: «Intelligence e strategia internazionale: così è nato il mio business»

Mirko Giordani
Mirko Giordani
di Lorenzo Furlani
3 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Giugno 2021, 04:50

ESANATOGLIA I piedi piantati a Roma, la mente orientata sulla city di Londra, lo sguardo disteso dall’Europa verso l’Oriente, il cuore centrato nelle Marche. Questo è Mirko Giordani, 27 anni, fondatore e ceo di Prelia Strategic Advisory Group, società specializzata in consulenza strategica e rischio politico.

La sua vicenda è doppiamente esemplare perché il curriculum segnala quali obiettivi può raggiungere un giovane volitivo e di talento che parta della provincia marchigiana (nato a Fabriano, è cresciuto a Esanatoglia), mentre l’attività professionale indica quali straordinarie occasioni si prospettano, in un’economia globale sconvolta dalla pandemia di Covid-19 e ora affacciata sulla ripresa, per le piccole e medie imprese manifatturiere marchigiane, che fanno di capacità tecnica e qualità dei prodotti le loro caratteristiche.


Le prestazioni
Due diligence e raccolta di informazioni da fonti aperte e privilegiate sul profilo reputazionale, le esposizioni politiche di individui e aziende e il rischio dei sistemi Paese, tutto volto a indirizzare gli investimenti e prevederne la redditività. È questo il pacchetto delle prestazioni di Giordani, consulente strategico internazionale e anche podcaster e analista di media nazionali, offerto a clienti esteri sull’Italia e a imprenditori italiani su Europa, Medio Oriente, Sud-Est asiatico e India grazie a competenze e conoscenze formate sul triangolo Roma - Tel Aviv - Londra.
«Mi sono laureato in scienze politiche alla Luiss - racconta Mirko Giordani - ma la svolta c’è stata quando ho deciso di fare un’esperienza Erasmus a Tel Aviv, andando a studiare alla Interdisciplinary Center Herzliya, un’università specializzata in sicurezza antiterrorismo». La forgiatura definitiva è arrivata con gli studi di National Security al King’s College di Londra. «Allora sono entrato in questo mondo - sottolinea - con un tirocinio alla Henry Jackson Society, think tank conservatore.

Poi sono entrato in una società di intelligence privata, sempre a Londra, che raccoglie informazioni per grandi banche di affari e fondi di investimento, ricorrendo in maniera legale e certificata anche a ex agenti segreti sotto copertura, che agiscono con identità diverse. Tornato in Italia, mi sono occupato di lobbying per Reti, una società oil & gas: un’attività complicata e anche molto divertente - osserva - con il green new deal».


Il network di contatti
Tutto questo patrimonio di esperienze è stato messo a frutto con Prelia, la società di consulenza avviata da Mirko Giordani a Roma perché «amo il mio Paese, anche se la burocrazia è una giungla e in questo settore è molto più difficile trovare business qui che a Londra. Ma il nostro Paese è molto attrattivo per gli investimenti esteri, ci sono gioielli industriali che fanno gola. Sottolineo che mi hanno sempre chiesto intelligence su società e situazioni politiche prettamente locali, provinciali».
Di Londra Giordani mantiene i contatti, il network di relazioni, come lo chiama, con ex politici, ex diplomatici, ex analisti di intelligence, che gli torna utile quando gli chiedono consulenze sull’estero, nella direttrice dall’Europa all’India. Qui, dal suo punto di vista, però, si evidenzia una forte criticità. Perché «gli imprenditori locali, anche quelli marchigiani, quando vanno all’estero potrebbero fare meglio nella raccolta delle informazioni. La due diligence è un mestiere vecchio come il mondo. Ma le informazioni vanno raccolte in modo professionale, con tecniche specifiche e da fonti qualificate». Tanto più in questo tempo di crisi Covid, in cui, in modo differenziato tra Paesi, come in tutte le crisi, accanto ai rischi crescono in modo esponenziale anche le opportunità.

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