Crociere e maxi yacht, la nautica di lusso vola nelle Marche. Il balzo è super: +20%

Crociere e maxi yacht, la nautica di lusso vola nelle Marche. Il balzo è super: +20%
Crociere e maxi yacht, la nautica di lusso vola nelle Marche. Il balzo è super: +20%
di Lorenzo Sconocchini
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 07:21

ANCONA - Messaggio per chi pensa che il varo di un maxi-yacht, come capita di vederne nell’area dei cantieri navali di Ancona, sia una cerimonia per nababbi che poco interessa la gente comune. Guardate i numeri e ricredetevi: il comparto della nautica di lusso nelle Marche conta circa 200 siti produttivi (soprattutto nelle province di Pesaro Urbino e Ancona, intorno ai poli cantieristici) e un numero di addetti pari a 3.309 unità, l’11,3% del totale nazionale. Il fatturato del settore, che nel 2022 ha superato il miliardo di euro, è trainato principalmente dall’export che rappresenta oltre il 90% delle vendite.

 
Dati che emergono dalla prima parte dello studio macro economico svolto dall’Università politecnica delle Marche sull’importanza e l’andamento dell’industria nautica nelle Marche. Lo studio, esposto dal professor Donato Iacobucci, è stato presentato nei giorni scorsi in Costa Azzurra, in occasione del Cannes Yachting Festival nel corso di una conferenza organizzata dall’Associazione Marche Yachting and Cruising per la stampa di settore, nazionale ed internazionale.

Le eccellenze

Il docente della Facoltà di Economia Giorgio Fuà di Ancona ha descritto un’industria nautica marchigiana fatta di eccellenze non solo nei cantieri navali, ma anche nei designer, interior contractors e fornitori conosciuti e stimati in tutto il mondo.

Il distretto si sviluppa intorno a un cluster, un “grappolo” che raggruppa 25 aziende, eccellenze del territorio che, con la loro attività, hanno fatto delle Marche uno dei principali distretti di riferimento per gli yacht di lusso e le navi da crociera di lusso. Imprese che da sole incidono per quasi un terzo sulla produzione regionale. Non a caso all’evento tenuto la scorsa settimana in Costa Azzurra la Regione Marche era presente, per un approccio di sistema, insieme alle aziende del settore.

Le dinamiche del cluster

«La ricerca macro-economica dell’Università Politecnica delle Marche, che durerà fino ad inizio 2024, aiuta l’Associazione a capire meglio le dinamiche di sviluppo del cluster e a darci ancora più consapevolezza di insieme – ha detto il presidente del cluster, Ingegner Maurizio Minossi -. Come Amyc lavoriamo da due anni su formazione, supporto alla innovazione e rapporto con le istituzioni; a novembre, sempre di concerto con la Regione Marche e l’Autorità Portuale del Medio Adriatico Centrale, parleremo anche di come richiamare gli yacht prodotti, sia per riparazioni manutenzioni che per turismo di alto livello».

Le crociere

Lo studio condotto da Univpm ed esposto alla stampa dal professor Iacobucci, oltre ad aggiornare sullo stato attuale del comparto della nautica di lusso nelle Marche, propone delle proiezioni. Per il 2023 la ricerca prevede una crescita del fatturato stimata tra il 15% e il 20%: quello delle navi da crociera di lusso, secondo l’analisi di Univp, è il segmento che registrerà la crescita più elevata secondo la ricerca macro-economica. «La produzione nautica e da crociera - sottolinea l’indagine - si caratterizza per la rilevanza di prodotti e servizi acquistati da fornitori specializzati e circa l’80% delle attività è affidato alle filiere dei terzisti presenti nel territorio. Il 74% delle vendite effettuate da fornitori specializzati sono indirizzate alle aziende operanti nel settore della nautica da diporto e delle crociere. Inoltre, i fornitori specializzati operano non solo sul mercato locale ma anche a livello nazionale e internazionale, fungendo da ponte per lo scambio di conoscenze e competenze tra la regione e il mercato globale».
A breve la Regione Marche istituirà un tavolo di confronto tra pubblico e privato per condividere progetti ed obiettivi e per sviluppare il territorio e le politiche comuni. «Il comparto muove qualcosa come un miliardo di euro solo nella nostra Regione - spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Marco Maria Antonini -, creando occupazione e coinvolgendo numerose filiere produttive perciò stiamo studiando soluzioni per sostenere questo importante settore». 
C’è già uno strumento finanziario a disposizione del comparto: è il primo bando regionale, emanato sulla nuova programmazione del Por Fesr 2021-2027, da 45 milioni su ricerca e sviluppo al quale possono accedere anche le grandi imprese. 

Doppia transizione

E presto uscirà anche un bando da 28 milioni di euro con cui verranno supportati progetti di innovazione e di diversificazione di prodotto o di servizio che prevedano soluzioni innovative basate sulla twin transition, simbiosi tra la transizione tecnologico-digitale e quella ambientale. L’impegno della Regione, ha spiegato l’assessore, è diretto sul fronte della logistica e delle infrastrutture: «Abbiamo aperto un dialogo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e con le imprese della nautica per comprenderne le necessità e per condividere strategie utili allo sviluppo ulteriore di questo comparto».

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