Ricci, Fiordomo e Castelli
Nuovi sindaci già al lavoro

ANCONA - A notte fonda, dopo uno scrutinio fra i pi� lumaca d'Italia, Guido Castelli indossa la corona di sindaco di Ascoli Piceno per il secondo mandato, con il 58,9% delle preferenze (18.451 voti). Un notevole successo personale per Castelli (2.602 i voti di Forza Italia, che lo sosteneva insieme a un cartello di civiche) e una boccata d'ossigeno per Fi rispetto al crollo registrato alle europee. Il sindaco-avvocato ha più che triplicato i voti del candidato del Pd Giancarlo Luciani Castiglia, fermo al 16,2% (5.058 voti).



A Pesaro i dati ufficiali dello spoglio fissano lo straordinario successo del vice presidente del Pd Matteo Ricci, sindaco con il 60,5% (32.068 voti), il più votato nella storia della città, e le deludenti performance del centro destra, con Roberta Crescentini ferma al 17,9% (9.472 voti) e soprattutto del Movimento 5 Stelle, azzoppato da scissioni e polemiche: Fabrizio Pazzaglia ha incassato solo 8.706 voti (il 16%, contro il 33% ottenuto di M5S alle politiche), pari al 16,4%. Anche Recanati si conferma città del centrosinistra, con la rielezione del sindaco uscente Francesco Fiordomo: 56,6% (7.041 voti), contro il 18,6% di Simone Giaconi del centro destra (2.313 preferenze).



Si va invece al ballottaggio l' 8 giugno negli altri quattro comuni maggiori in cui si votava per il rinnovo del sindaco e dei consigli comunali. A Urbino, Maria Clara Muci, candidata del Pd, parte dal 37,6% contro il 33,5% dell'uomo del centro destra e dei Verdi Maurizio Gambini; a Fano Massimo Seri, del Pd, è al 41,2% contro il 19% del candidato M5S Hadar Omiccioli.



Turno di ballottaggio anche a Osimo, dove il consigliere regionale Dino Latini, del centro destra, è in testa con il 45% delle preferenze rispetto al candidato del Pd Simone Pugnaloni (29,4%), e a Potenza Picena. Qui Francesco Acquaroli (centrodestra) ha ottenuto il 46,7%, contro il 36,4% del candidato Pd Fausto Cavalieri.