Emergenza lupi, minacce al consigliere Rossi dopo la proposta di abbattimento selettivo

Emergenza lupi, minacce al consigliere Rossi dopo la proposta di abbattimento selettivo
Emergenza lupi, minacce al consigliere Rossi dopo la proposta di abbattimento selettivo
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 19 Dicembre 2022, 04:05

ANCONA - La Regione ha deciso di affrontare l’emergenza lupi e cinghiali nelle Marche con un piano strategico studiato assieme a cacciatori, ambientalisti e associazioni agricoltori. Ma dopo le festività natalizie. A dare un’accelerata ci ha pensato il consigliere regionale Giacomo Rossi (Civici Marche) con una proposta di legge presentata alle Camere che ha scatenato subito la dura reazione della Lac (Lega per l’abolizione della caccia) ma non solo. 


Il documento


«Ho ricevuto pesanti minacce in questi giorni - racconta Rossi - ma non mi fermo. Sono convinto della necessità di trovare subito una soluzione a questa emergenza». La proposta di legge è stata successivamente sottoscritta dal consigliere regionale Mirco Bilò (Lega) e chiede una deroga sulla selezione dei lupi e degli ibridi di lupo. Il punto di partenza: «Il sovrannumero di lupi e di ibridi di lupo ed i frequenti attacchi cronicizzati, non solo verso animali d’allevamento ma anche verso animali domestici e persone - sottolinea Giacomo Rossi - mi hanno spinto a depositare una proposta di legge alle Camere per chiedere delle deroghe alla normativa europea in materia di gestione dei lupi e dei lupi ibridi. In pratica, così come avviene in altre nazioni europee o per altre specie animali, è necessario che si intervenga a gestire e selezionare anche questa specie in caso di sovrannumero o in caso di attacchi cronicizzati che anche nella nostra Regione avvengono quotidianamente». Il consigliere regionale si occupa da anni di questo argomento: il 7 dicembre 2021 ha presentato in Consiglio regionale un’interrogazione a risposta immediata sull’argomento ed il 28 dicembre dello stesso anno, ha inviato una lettera ai prefetti marchigiani segnalando la pericolosità della situazione. «Dalla Regione - puntualizza - non ho mai ricevuto una risposta concreta, tanto meno dall’ex assessore Carloni che ora come Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dichiara di volersi occupare dell’argomento.

Spero davvero che sia la volta buona». 


Le critiche


La proposta di legge presentata da Rossi è stata duramente contestata dalla Lac, la Lega per l’abolizione della caccia: «Le giustificazioni addotte dai due consiglieri per far riaprire la caccia al lupo sono prive di qualsiasi fondamento scientifico e servono solo a fomentare un clima di odio e di paura nella popolazione, specie quando si afferma che il lupo entra nei giardini delle case, sbrana i cani e gli animali domestici nei cortili e rappresenta ormai un pericolo anche per l’uomo stesso. Tutto ciò - si legge nella nota della Lac - è smentito dal fatto che, in tutto il Pianeta, negli ultimi 150 anni, non sono mai stati registrati casi di attacchi all’uomo da parte di lupi. In realtà questa proposta di legge è l’ennesimo regalo dei politici ai cacciatori, in quanto il lupo rappresenta il loro maggior “competitor”, perché le sue prede preferite sono i cinghiali, che guarda caso sono anche quelle più ambite dai cacciatori, visto che ne traggono un’importante fonte di guadagno».

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