Un Fondo regionale per aiutare le donne vittime di violenza: la proposta di legge Pd per finanziare con 600mila euro il Reddito di libertà

Un Fondo regionale per aiutare le donne vittime di violenza: la proposta di legge Pd per finanziare con 600mila euro il Reddito di libertà
Un Fondo regionale per aiutare le donne vittime di violenza: la proposta di legge ​Pd per finanziare con 600mila euro il Reddito di libertà
di Martina Marinangeli
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Febbraio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 15:34

ANCONA Poche risorse per aiutare le donne vittime di violenza. E bastano i freddi numeri a dimostrare questa grave carenza. A fare statistica sono i dati riferiti al Reddito di libertà, il sussidio economico mensile riconosciuto alle donne che hanno subito violenza. Nel 2021 nelle Marche, su 60 domande inoltrate, ne erano state accolte e pagate 57. Nel 2022, lo scenario peggiora drasticamente: su 64 domande arrivate, ne sono state pagate appena tre. E delle 20 inoltrate all’Inps fino al 27 aprile 2023, nessuna era ancora stata coperta finanziariamente all’ottobre successivo. 


La carenza

Un trend negativo che segue quello nazionale e che è dovuto ad un taglio costante delle risorse.

Grave carenza che il Governo ha provato a sanare con la Legge di Bilancio 2024: è stato infatti stabilito un rifinanziamento permanente del Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni tra il 2024 e il 2026, da distribuire tra le Regioni. L’importo erogabile su base mensile è di 400 euro (al massimo per 12 mensilità). Si tratta di 6 milioni di euro aggiuntivi l’anno, che rappresentano un bel salto in avanti. Ma considerando la portata del problema (nel 2022 sono state 705 le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza, più della metà con figli minorenni), serve di più e ogni contributo è importante. Ci provano anche le Marche, con una proposta di legge del Pd - calendarizzata oggi all’ordine del giorno del Consiglio regionale per decorrenza dei termini - che vede come primo firmatario Fabrizio Cesetti.

La proposta

«Non tutte le donne che necessitano di questa tipologia di sostegno economico riescono ad accedervi pur avendone i requisiti - spiega il dossier di accompagnamento alla pdl -. Quindi con questa proposta di legge si intendono integrare con fondi regionali gli stanziamenti statali, perché nessuna donna vittima di violenza deve essere lasciata sola». Fondo regionale che si tradurrebbe in 300mila euro nel 2024 e 300mila euro nel 2025. Ai fini di questa legge, la condizione di donna vittima di violenza è certificata dai Centri antiviolenza o dalle case rifugio e di accoglienza in raccordo con il Comune di residenza o con il Comune di nuovo domicilio.

Lo sportello

Nell’attesa di vedere se la pdl verrà discussa e approvata, lper aiutare le donne che subiscono abusi, nelle Marche è stato siglato il primo protocollo regionale di collaborazione tra Inps, ambiti territoriali sociali, centri antiviolenza e case rifugio sul territorio, finalizzato a creare una rete di sostegno per individuare rapidamente l’esistenza di diritti previdenziali a cui possano accedere le donne vittime di violenza. L’obiettivo è quello di aiutare le vittime ad avere una propria indipendenza economica, aspetto troppo spesso trascurato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA