Ecco Tipicità, armonia di sapori e territori dalle Marche al mondo

Da oggi a lunedì, tra enogastronomia e dibattiti su turismo e ricostruzione A Fermo oltre 180 eventi, con 150 espositori suddivisi in tre aree tematiche

Ecco Tipicità, armonia di sapori e territori dalle Marche al mondo
Ecco Tipicità, armonia di sapori e territori dalle Marche al mondo
di Chiara Morini
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Sabato 9 Marzo 2024, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 17:24

FERMO Saranno tre giorni carichi di “Armonia di sapori e territori”, quelli di Tipicità, che ha aperto i battenti oggi e che li chiuderà nel pomeriggio di lunedì prossimo, 11 marzo. Al Fermo Forum l’edizione numero 32 della kermesse che si caratterizza per gusto, confronto e conoscenza accoglierà i visitatori nel mercatino, nell’area experience e benessere e nel salone Autokton. Curiosi, addetti ai lavori, turisti, giornalisti, wine lovers, gourmet compresi, potranno contare su oltre 150 espositori e su oltre 180 eventi spalmati nel corso delle tre giornate, che partono oggi, con una sessantina di eventi.

L’Appennino

Alle 11 riflessione con i rettori degli atenei marchigiani partner (Politecnica, Unimc e Unicam) moderata dal direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi, il taglio del nastro alla presenza di autorità regionali e locali fermane, poi un confronto, ancora con moderazione a cura del direttore Laurenzi, dal titolo “L’Appennino contemporaneo tra rinascita e sviluppo”, nel quale con il commissario alla ricostruzione Guido Castelli si parlerà di strategie per il cratere sisma 2016. Si torna allo slancio che il festival aveva prima del Covid, con le serpentine di persone prima in biglietteria e poi tra gli stand e nelle aree espositive. Nel frattempo il festival è cresciuto e, in fase di lancio, il direttore Angelo Serri ha evidenziato come «Tipicità è sempre più contenitore di eventi, uno strumento di marketing che parla di cibo ma anche di turismo e di territorio».

La cantinetta

Un festival che mettendo l’accento sulle tipicità enogastronomiche, “condite” con altri momenti di confronto, presenta le Marche all’Italia, all’Europa e al resto del mondo, in tre intensi giorni.

Gli amanti del gusto avranno pane per i propri denti al mercatino, nella nuova “cantinetta” che ospiterà degustazioni di vino per esperti e semplici curiosi. Al suo interno troveranno spazio vignaioli, olivicoltori, agricoltori custodi di specie dimenticate o da tutelare, e ancora conserve, salumi e formaggi. Gusto anche nell’Accademia, spazio tradizionale dedicato agli chef che quest’anno offriranno show cooking locali e no, con incontri anche internazionali e nel “Lievito e Fermento” dove si racconteranno grani antichi, farine, lieviti madre. Tanti gli ospiti italiani e tra quelli internazionali la Francia, con Anglet; la Germania, con Ansbach; contributi da Cina e Gambia, uno spaccato della cultura ucraina. L’ospite d’onore, con uno sguardo all’Expo di Osaka 2025, sarà il Giappone. Proprio di questo si parlerà nell’evento in programma alle 16 di oggi, dal titolo “Verso Expo Osaka 2025 progettare la società del futuro per le nostre vite”.

A Fermo arriverà l’ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 a Osaka per presentare il padiglione italiano con la presenza delle Marche. «Il Giappone – ha detto Vattani – conosce e ama la nostra cucina: l’agroalimentare è una delle voci principali della nostra bilancia commerciale verso il Sol Levante». Un aspetto questo sottolineato anche dall’assessore regionale Andrea Maria Antonini, coordinatore della partecipazione delle regioni Italiane a Expo».

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