ANCONA - Dovremo dimenticarci le tregue estive dei primi due anni di convivenza con il Coronavirus, perché giugno si è chiuso con i contagi quasi quadruplicati rispetto all’inizio del mese. Se un anno fa l’ingresso della bella stagione consentiva di accantonare tamponi, gel e mascherine, adesso siamo nel pieno di uno tsunami spinto dal diffondersi anche nelle Marche dalle ultime sottovarianti di Omicron. Il virus, numeri alla mano, in questa fase circola 160 volte di più, rispetto a un anno fa, ma almeno i dati che arrivano dagli ospedali non danno per ora segnali preoccupanti, soprattutto nelle terapie intensive (5 ricoveri), anche se ieri c’è stato un rialzo sensibile nei reparti di area medica, con i ricoveri saliti in un giorno da 79 a 101.
Omicron 5
Nell’ultima settimana le Marche hanno registrato oltre 11mila nuovi positivi a Sars-Cov-2 e alle sue varianti, un’enormità se confrontata con i 69 contagiati dell’ultima settimana del giugno 2021. E se l’anno scorso il trend dei contagi in questa fase era in netta regressione (-25%) adesso siamo nel pieno di un’impennata estiva, con un incremento settimanale superiore al 70%, sotto la spinta della contagiosissima Omicron 5. Ieri il bollettino dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, diretto dal dottor Marco Pompili, registrava 2.177 nuovi positivi, facendo salire l’incidenza settimanale a 737 casi ogni 100mila residenti. Il 30 giugno di un anno fa i contagi giornalieri erano stati 15 e l’incidenza era a quota 4,6. Un’altra era.
La saturazione
Eppure i pazienti Covid più gravi ricoverati nelle terapie intensive degli ospedali marchigiani alla data di ieri sono appena uno in più (5 contro 4) di un anno fa, mentre l’ondata dei contagi partita a inizio giugno ha causato un incremento di ricoveri nei reparti di area medica: ieri siamo tornati sopra quota 100, mentre il 30 giugno 2021 erano 16. Nonostante il rialzo, la saturazione per Covid dei posti letto totali nelle Marche resta sotto i livelli di guardia: 1,7% in terapia intensiva e 10,3% in area medica.
Anche la curva più sensibile, quella dei decessi, continua a essere disaccoppiata da quella dei contagi: nell’ultima settimana il bollettino delle vittime, sempre dolorosissimo, registrava 7 casi (due ieri), contro i 2 di un anno fa. Giugno si chiude con una media giornaliera di un decesso correlato al virus, mentre a maggio il trend era stato di due vittime al giorno. Se gli ospedali non vanno ancora in sofferenza, in questo tsunami dei contagi, è merito dei vaccini, che nonostante la capacità di Omicron 5 di infettare le persone immunizzate (sia per il siero che per aver contratto altre varianti) continuano a proteggere dalle forme più gravi della malattia.
Nelle Marche, su un milione e mezzo circa di residenti, al momento 1.189.693 hanno fatto la prima dose e 1.144.800 la seconda.
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