Pomponio, procuratore regionale della Corte dei Conti: ​«Occhio al tesoro del Pnrr, tenere alta l’attenzione su possibili infiltrazioni»

Alessandra Pomponio, procuratore della Corte dei Conti delle Marche
Alessandra Pomponio, procuratore della Corte dei Conti delle Marche
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Sabato 12 Marzo 2022, 05:30

ANCONA - Nella nostra regione ci sono «un’amministrazione e un tessuto economico sostanzialmente sani ma non privi di criticità che derivano più da comportamenti individuali che da fenomeni criminali organizzati. Nonostante ciò, anche in considerazione delle ingenti risorse Pnrr occorre mantenere alta l’attenzione nei confronti di potenziali infiltrazioni criminali, orientate sempre di più ad avvantaggiarsi dei finanziamenti pubblici tramite l’aggiudicazione illecita di appalti e subappalti a discapito di operatori economici sani, per poi reimmettere tali risorse in altri canali dell’economia legale». Così il procuratore regionale Alessandra Pomponio nel corso della cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti, tenutasi ieri all’auditorium della Mole ad Ancona. 


La celebrazione è tornata in presenza dopo due anni di stop per l’emergenza Covid. «Il tessuto economico locale, pur esposto a tale rischio – ha detto - non sembra ancora presentare patologie sistemiche e pertanto si rende necessaria una costante vigilanza, sui beneficiari e sull’utilizzo di rilevanti flussi di denaro, sulle nuove modalità di commissione di illeciti sempre più orientate a sfruttare le lacune nelle previsioni normative o a insinuarsi nei margini di discrezionalità della pubblica amministrazione». 


La proroga
Fonte di una certa preoccupazione è la previsione della proroga fino al 30 giugno 2023 delle disposizioni in materia di responsabilità erariale, che limita la responsabilità dei soggetti che amministrano fondi pubblici. La prova del dolo richiede la dimostrazione della volontà dell’evento dannoso. «Il rischio – ha detto il procuratore regionale – è che la portata della disposizione (introdotta dal governo Draghi, ndr) si consolidi nel vigente ordinamento, determinando una sorta di impunità per funzionari e amministratori pubblici che agiscano con grave negligenza e noncuranza, in violazione del rapporto di fiducia con l’amministrazione pubblica. La norma, per come formulata, rischia peraltro di avere un effetto di impunità generalizzata, andando ben oltre il perimetro operativo di gestione dell’emergenza, entro il quale il legislatore aveva inteso definirne la portata». Il presidente Luisa Motolese ha guardato al futuro e ai fondi del Pnnr: «Non appare possibile prescindere da un apparato di controllo e verifica delle risorse così acquisite. Non può dubitarsi che anche la Corte dei Conti sia chiamata ad offrire il proprio contributo, come peraltro è sempre accaduto nella secolare storia del giudice contabile». Sotto il profilo dell’illecita percezione di contributi pubblici, la Corte ha trattato fascicoli legati alla percezione di fondi Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). In questo contesto è stato conteggiato un danno erariale pari a 1 milione e 183mila euro. Nell’ambito della sanità, un’istruttoria in corso è legata all’inchiesta No Green Pass, connessa alle false inoculazioni di vaccino anti Covid avvenute al Paolinelli di Ancona. Poco meno di 8mila euro la somma che dovrà pagare come danno patrimoniale al Miur un professore del Maceratese accusato di aver usufruito della Legge 104 per trascorrere le vacanze all’estero. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA