ANCONA .- Quasi due allarmi alimentari alla settimana ma meno rispetto all’anno precedente. Il 2020 della sicurezza a tavola si chiude con ben 90 notifiche del sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi, circa un terzo in meno rispetto al 2019 secondo un’analisi di Coldiretti Marche su dati della Regione Marche. Nonostante la pandemia la ferrea filiera dei controlli italiani sull’agroalimentare non è venuta meno.
Nei primi sei mesi dello scorso anno sono stati oltre 7.500 i controlli, secondo il Ministero delle Politiche Agricole, operati dai vari attori preposti a questa attività come Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi o reparti specializzati delle forze dell’ordine. Tra le segnalazioni lavorate dalla Regione Marche, il 21% delle ha riguardato carni e prodotti a base di carne mentre il 16% pesce, crostacei e molluschi. Il carrello degli orrori? Tra i tanti casi anche salmonella nel salame spagnolo o nelle noci dalla Bolivia, frammenti di gomma nelle yogurt tedesco oppure ostriche non commestibili dalla Francia.
Coldiretti da anni è impegnata in una grande battaglia culturale per sostenere il cibo locale, di qualità, prodotto con buone pratiche rispettose dell’ambiente.