Pieve, diossina in un terreno
Choc per le analisi fatte dall’Asur

Pieve, diossina in un terreno Choc per le analisi fatte dall’Asur
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Domenica 29 Aprile 2018, 07:05
MACERATA - Contaminato il terreno, inquinate le falde acquifere. Scatta l’allarme per una parte dell’area alla Pieve, di proprietà del Comune di Macerata, messa a disposizione dell’Asur per la realizzazione dell’ospedale unico provinciale. A segnalare i risultati dei carotaggi fatti da un’azienda è stata l’Asur che li ha trasmessi agli organismi di competenza innescando verifiche e ordinanze.

L’Asur ha fatto, e fatto ripetere, i controlli ed ora la Provincia, competente per materia, ha chiesto all’Arpa Marche di verificare con urgenza la situazione e al Comune di mettere a disposizione le informazioni, anche storiche, sull’area e di conoscere i proprietari dei terreni adiacenti e le destinazioni d’uso delle aree. A leggere quali sono le sostanze inquinanti nel terreno sorge più di una preoccupazione.

L’Asur dice che, a due metri dal piano campagna, sono emersi dati al di sopra delle concentrazioni consentite per “piombo, rame, selenio, stagno, tallio, zinco, idrocarburi pesanti, pcdd e pcdf (diossine) come somma (I-teq)” e ove non bastasse altri inquinanti sono emersi dalle analisi delle acque di falda.

L’Asur ha trasmesso i dati lo scorso 12 aprile e il 24 scorso la Provincia ha attivato il procedimento per l’accertamento del responsabile dell’inquinamento e la bonifica del sito. L’avvio del procedimento è stato pubblicato dalla Provincia sul sito istituzionale e la notizia sta suscitando un mare di polemiche ad iniziare dalla posizione del Comune finora silente su una questione non di piccola portata. Se si tratta di un’area isolata, e tale da non destare ulteriori sospetti stante la posizione, il Comune comunque doveva intervenire per chiarire subito la situazione. Avrebbe dovuto comunque farlo stante che ha indicato quell’area - che pure l’amministrazione storicamente ben conosce - per realizzare una struttura sanitaria di assoluto rilievo. Ora la giunta regionale - che nulla c’entra con l’area indicata dal Comune - sembra voler minimizzare evidenziando che si tratta di un’area minimale destinata a parcheggio ma subito è partita l’offensiva.

A Macerata gli abitanti chiedono chiarezza sulla situazione dell’area in relazione ad eventuali rischi. A Civitanova e nei dintorni gli amministratori sono già intervenuti per chiedere di individuare Montecosaro come sede del nuovo ospedale e subito c’è chi ha replicato ricordando i pozzi all’atrazina. Gli amministratori sono presi dal gran ballo del nuovo ospedale. Poi se nei terreni c’è la diossina o l’atrazina poco importa, magari ci si sveglia a distanza di trenta anni e si esprime meraviglia quando arrivano i risultati delle analisi e si parte alla caccia del “responsabile”. Che è sempre il contribuente che paga le tasse.
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