Macerata, case popolari all’ex Cus: il maxi piano è realtà, i lavori al via in estate

Iommi illustra il programma: «Prima le demolizioni di uffici e palestra»

Macerata, case popolari all’ex Cus: il maxi piano è realtà, i lavori al via in estate
Macerata, case popolari all’ex Cus: il maxi piano è realtà, i lavori al via in estate
di Mauro Giustozzi
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Domenica 31 Marzo 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 07:09

MACERATA - Dal progetto di fattibilità economica a quello definitivo, il bando di gara con l’assegnazione dell’appalto e le ultime conferenze dei servizi che si sono concluse nei giorni scorsi positivamente e che aprono finalmente lo scenario dell’avvio del cantiere dell’intervento di rigenerazione dell’area ex Cus di Macerata che porterà alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, progetto finanziato dall’Europa attraverso il Next Generation Eu.

Il tempo

Sono trascorsi più di due anni da quando il Comune di Macerata è stato ammesso a finanziamento per un intervento Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare) e al termine di un lungo iter burocratico è all’orizzonte l’inizio dei lavori.

Che partiranno nei prossimi mesi, presumibilmente a giugno, visto che il Cus Macerata resterà nella sua attuale sede di via Valerio per i mesi di aprile e maggio come stabilito dopo una serie di incontri tra vertici, dirigenti e tecnici di Università, Comune e Cus coinvolti nel progetto.

Nell’ultima determina l’amministrazione ha ricevuto le prescrizioni di alcuni soggetti coinvolti nella conferenza dei servizi come i Vigili del fuoco, Ast, Telecom Italia, Italgas Reti, Openfiber a cui darà seguito per lo spostamento e sistemazione di sotto servizi prima della partenza dei lavori. Un atto finale che sancisce il via libera all’intervento. «A questo punto resta soltanto la consegna del cantiere alla ditta campana Costruzioni Vitale che ha vinto il bando di gara per l’intervento di rigenerazione dell’area ex Cus di Macerata che porterà alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica - afferma l’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi-. I lavori partiranno nei prossimi mesi con la prima fase che riguarderà la demolizione della palazzina uffici e palestra del Cus».

Il termine

L’intervento dovrà essere completato entro settembre 2026 in quanto rientra nei fondi Pnrr «per cui sarà necessario recuperare i tempi che sono stati necessari per rendere possibile questa trasformazione dell’area, con l’amministrazione che ha dovuto approvare una variante urbanistica per modificare la destinazione d’uso dell’area a residenziale con contestuale passaggio di proprietà dall’Università al Comune» Quindi nuove case popolari dove ci sono gli impianti sportivi, con la costruzione di 20 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il bando di gara ha visto prevalere l’impresa Costruzioni Vitale che ha presentato un’offerta al ribasso pari a 3.704.232 euro e per un tempo di realizzazione di 450 giorni consecutivi. Dunque dalla firma del contratto di accettazione dell’incarico l’impresa dovrà in meno di un anno e mezzo procedere all’abbattimento dei manufatti e costruire le nuove palazzine.

L’elenco

L’intervento è inserito all’interno dell’elenco annuale del programma triennale dei lavori pubblici 2022/2024 del Comune, ammesso ad un finanziamento con fondi Pnrr che prevede di realizzare nuove strutture di edilizia residenziale pubblica e riqualificare le aree degradate, con particolare attenzione all’innovazione verde e alla sostenibilità. L’intervento di edilizia economica e popolare, uno dei più consistenti tra quelli realizzati nell’ultimo decennio per un importo di 5,6 milioni, è all’interno del Pinqua, il cui bando è stato vinto dal Comune e finanziato dal Mims per complessivi 15 milioni di euro. Il complesso immobiliare di 20 alloggi sarà distribuito su cinque livelli fuori terra; ad ogni piano saranno presenti quattro appartamenti (due da 74 metri quadrati netti, uno da 72 e uno da 51) con due vani scala dotati entrambi di ascensori. Tutti gli appartamenti saranno dotati di garage e cantina. L’intero edificio avrà un’altezza massima di poco superiore ai 15 metri, escluse le torrette dei due vani scala, con le quali si raggiungerà un’altezza massima di circa 18 metri. Particolare attenzione è stata riservata all’accessibilità ed all’abbattimento delle barriere architettoniche. «Il recupero del fontanile di Santa Maria Maddalena che si trova nei pressi dell’ex Cus, che secondo un’iscrizione ancora visibile su una delle vasche risalirebbe al 1822, è stato inserito dall’amministrazione nel piano di recupero della zona di via Valerio-Fontescodella, -conclude l’assessore Iommi- dove a ridosso del nuovo insediamento di edilizia popolare ci sarà un parco storico fruibile e recuperato dopo moltissimi anni».

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