Stuprata in pieno giorno in un vagone del treno che collega Varese a Treviglio. Alla vittima che ha denunciato la violenza, una ragazza di 21 anni, ora restano la paura di rimettere piede in metro o stazione e la rabbia. Perché quella mattina nella sua carrozza c'era anche un'altra persona che - forse - avrebbe potuto salvarla. Lo ha raccontato personalmente in un'intervista al Corriere della Sera: «Ha la coscienza sporca tanto quanto il mio aggressore».
Il passeggero che ha chiuso gli occhi
Tutto è successo mercoledì sul treno partito da Milano Porta Garibaldi, alle 10.26.
Già vittima di abusi
Per la 21enne quella subita non è la prima esperienza di violenza sessuale: come racconta nell'intervista, già a 14 anni subì un abuso da parte di un maggiorenne. Ma in quell'occasione non denunciò il suo aggressore, pur essendosi rivolta a un centro antiviolenza: «I professionisti di quel centro mi sconsigliarono caldamente di sporgere denuncia. Mi dissero che non avevo prove che il fatto fosse successo, che non valeva la pena tentare; poi mi sono fatta forza e mi sono recata io dalle forze dell’ordine, ma era passato troppo tempo».