Daniela Lo Verde, una delle più note esponenti dell'antimafia palermitana, è stata arrestata dai carabinieri. La preside della scuola Giovanni Falcone del quartiere Zen, insignita anche del titolo di cavaliere della Repubblica, è finita ai domiciliari nell'ambito di una indagine coordinata dai pm della Procura Europea Gery Ferarra e Amelia Luise con le accuse di peculato e corruzione. Si sarebbe appropriata, con la complicità del vicepreside Daniele Agosta, anche lui arrestato, di cibo per la mensa dell'istituto scolastico, computer, tablet e iphone destinati agli alunni e acquistati con i finanziamenti europei.
Le indagini su Daniela Lo Verde
Entrambi gli indagati sono ai domiciliari.
Valditara: «Sospensione immediata»
Per la dirigente scolastica dell'istituto Falcone di Palermo arrestata oggi è stato disposto
«il provvedimento di sospensione immediata». Lo fa sapere il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che sottolinea come «in tempi brevi sarà nominato il reggente». Il ministero fa sapere che «saranno inviati degli operatori psico -
pedagogici, a supporto di tutta la comunità scolastica nell'elaborazione di quanto accaduto oggi».
«Dammelo così mia figlia Alessandra si passa il tempo»
«Dammelo così Alessandra si passa il tempo». Il “passatempo” destinato alla figlia per Daniela Lo Verde, la preside dell'istituto Falcone dello Zen arrestata stamani dai carabinieri della sezione Eppo del nucleo Investigativo di Palermo, nell'ambito di un'indagine su corruzione e peculato coordinata dai procuratori europei delegati Calogero Ferrara e Amelia Luise, era un iPad Air Apple di ultima generazione consegnato alla scuola e acquistato con fondi pubblici. È quanto emerge dall'ordinanza con cui per la dirigente e il suo vice, Daniele Agosta, sono stati disposti i domiciliari. L'8 luglio dello scorso anno nell'istituto intitolato al giudice antimafia vengono consegnati 7 MacBook e un computer fisso, sempre di marca Apple. «Ma se me lo portassi a casa? quello blu se me lo portassi a casa com'è?... ufficialmente... cioè nel senso me lo prendo... fino a quando siamo qua... poi si vede», dice la preside al suo vice. Il 13 luglio sulla scrivania della dirigente la collaboratrice scolastica sistema un pacco: all'interno due iPad Air Apple, parte di un ordine di dispositivi elettronici destinati all'istituto parzialmente evaso nei giorni precedenti.
«Dammelo, così Alessandra si passa il tempo!», dice Lo Verde, intercettata dalle cimici dei carabinieri, ad Agosta. « Al termine della giornata lavorativa - si legge nell'ordinanza con cui il gip ha disposto gli arresti domiciliari - mentre la preside riempiva nuovamente i suoi sacchetti con le provviste alimentari destinate alla mensa della scuola, Agosta rifacendosi evidentemente alla volontà espressa qualche ora prima dalla sua dirigente, prelevava i due dispositivi elettronici dal pacco sul pavimento e ne infilava uno nella borsa della Lo Verde ed uno in un sacchetto di colore verde che portava via con sé tornando a casa». «Il giocattolo di Alessandra... portacelo!», dice l'uomo. «Mettilo in borsa», rispondeva la preside, che il 27 luglio a casa portava anche il nuovo computer iMac Apple.
Daniela Lo Verde, la preside antimafia di Palermo arrestata per corruzione. «Si è appropriata di computer e iPhone destinati agli alunni» https://t.co/F6asLUdcTb
— Leggo (@leggoit) April 21, 2023