Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Emanuele Impellizzeri, l'uomo 38enne indiziato dell'omicidio di Chiara Ugolini. La ragazza è stata trovata morta nella sua casa di Calmasino (Verona) il 5 settembre. Emanuele era stato bloccato domenica sera vicino Firenze mentre scappava in moto sull'A1. Stamattina è comparso davanti al gip del tribunale Angela Fantechi per l'interrogatorio di convalida del fermo, ma, secondo quanto si apprende, non avrebbe risposto al giudice. Resterà nel carcere di Sollicciano (Firenze). Il gip inoltre si è dichiarato incompetente per territorio e quindi trasmetterà gli atti al tribunale di Verona dove un altro gip deciderà se confermare o meno il provvedimento fiorentino.
Così è morta Chiara
Aveva uno straccio imbevuto di candeggina conficcato dentro la bocca, che potrebbe avere provocato un’emorragia agli organi interni.
Quando domenica gli agenti della Polstrada l’hanno sorpreso sulla A1 nei pressi di Firenze e lo hanno fermato mentre era in sella a una moto, il trentottenne aveva dei graffi sul collo: probabilmente Chiara ha lottato con l’aggressore e ha cercato di difendersi dall’agguato a sfondo sessuale. A stabilire le cause della morte, comunque, sarà l’autopsia, che verrà eseguita oggi. Ma i primi risultati degli accertamenti portano gli inquirenti a dubitare della versione fornita dall’indagato domenica sera, al momento del fermo.