Il caso Ferracuti scuote la giunta, più vicina l’ipotesi di un rimpasto dopo le critiche dei civici

L'assessore Emanuela Ferracuti
L'assessore Emanuela Ferracuti
di Sonia Amaolo
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Lunedì 1 Febbraio 2021, 06:40

PORTO SANT’ELPIDIO - La pillola scuote la maggioranza Franchellucci. La Ru486 è terreno fertile di scontro tra Pd e Fdi in Regione ma a Porto Sant’Elpidio si rivela uno tsunami capace di terremotare i progressisti. Il sindaco Nazareno Franchellucci dice che la segretaria dem Patrizia Canzonetta ha fatto un buon lavoro per compattare le liste civiche.

Risulta il contrario dalle dichiarazioni della centrista Livia Paccapelo, coordinatrice di Porto Sant’Elpidio al Centro che esprime Emanuela Ferracuti, assessore dalle deleghe ieri stranamente sparite dal suo profilo, sul sito istituzionale.


La posizione
È lei, seguendo la linea di Canzonetta, a esprimersi contro la Regione sulla pillola e per Paccapelo questa «è la goccia che fa traboccare il vaso» scrive in un’infuocata nota stampa. Come abbiamo riferito ieri, spara ad alzo zero: «Le dichiarazioni dell’assessore sono frutto del suo pensiero non della forza che aveva il compito di rappresentare». La pillola è l’incidente di percorso per dire: «Non sentiamo l’assessore da settembre, da oltre un anno chiediamo al sindaco di sostituirla senza ricevere risposta. Ora diciamo basta, il sindaco può decidere».


L’operato
Paccapelo chiede a sindaco e giunta di rivedere l’operato e la nuova composizione dell’esecutivo e, mentre scende il gelo, con Ferracuti che fa sapere di non aver nulla da dichiarare e Canzonetta silente, il sindaco corre ai ripari spostando il problema sulla pillola: «Mai e poi mai potrei rimuovere un assessore alle Pari opportunità per aver espresso una posizione che condivido – dice -: avevo detto che in maggioranza avrei avviato un’analisi sull’attività della giunta, una valutazione di metà mandato e, a quel punto, avrei fatto valutazioni sugli assessori e sulla nomina di sostituzione di chi si è dimesso. Certe valutazioni scindono dal manuale Cencelli, da bilancini politici legati a liste e partiti, e riguarderà persone capaci di dare un apporto forte all’azione amministrativa, riconoscibili per ruoli di carattere civico.

C’è un dialogo quotidiano con tutti i membri in maggioranza e il mio cellulare è sempre acceso, nelle riunioni ognuno ha modo di esprimere la propria posizione e alla fine riusciamo a trovare una sintesi».

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Franchellucci accarezza i civici per smorzare le scosse telluriche. Paccapelo sputa il rospo, dopo l’infuocato j’accuse va all’affondo: «Tra la fine di ottobre e metà novembre - rivela - tutti noi civici in maggioranza, consiglieri e coordinatori, ci siamo incontrati ripetutamente al bar per discutere. Eravamo patrocinati da Vitaliano Romitelli», l’assessore alla Sicurezza. L’intento «era costituire una federazione civica perché si palesava il malcontento, ritenendoci schiacciati dal Pd. Eravamo compatti ma Romitelli ha fatto il passo indietro, non so chi lo abbia convinto ma eravamo sul punto di presentarci con un comunicato».


Il passato
«Inizialmente difendevo il sindaco dagli attacchi di Romitelli, dopo le deleghe di Amurri assegnate a Ferracuti. Tutti sanno e non ho paura a rivelare delle riunioni, ho i testimoni. Un incontro si è svolto a casa della capogruppo Monica Salvatore». Ma il 28 dicembre in Consiglio, quando certi malumori entrarono in aula veicolati da Andrea Balestrieri, lo stesso Romitelli e Milena Sebastiani, presidente del Consiglio, smentirono. Il sindaco ora vorrebbe far credere che il rimpasto si prepara per la spinta finale a metà mandato ma secondo fonti ben accreditate potrebbe essere in bilico anche l’assessore del Pd Luca Piermartiri.

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