FERMO - Troppo piccola la chiesa di San Domenico per contenere la folla che ha partecipato al funerale di Piero Ferracuti, ieri pomeriggio. Il preside del Liceo Annibal Caro di Fermo è scomparso martedì scorso all’età di 62 anni. Molti sono stati quelli che volendogli dare l’ultimo saluto, sono rimasti fuori.
C’era tutta Fermo a salutarlo, il prefetto Michele Rocchegiani e tutte le autorità civili e militari, tanti giovani, alcuni colleghi presidi e altri tra docenti ed ex docenti del Liceo, tutti con un proprio ricordo del preside scomparso.
Dentro, il celebrante don Michele Rogante, ha ricordato la figura di Ferracuti, accostandola alle letture della messa. «Ho letto diversi commenti - ha detto - e ho capito che le letture di oggi si adattavano alla figura di Piero, uomo di fede. E proprio la fede ci fa capire questo momento, triste, difficile, in cui dobbiamo salutarlo. Lui è stato capace di gestire una fase critica, era un uomo di cultura, pieno di umanità, vicino agli studenti. Uomo gentile, mite e generoso. Ci ha lasciato troppo presto? Non lo sappiamo, i tempi li conosce solo il Signore». All’uscita un grande e lungo applauso, per ricordare il preside, l’amico, il conoscente, per ricordare Ferracuti. E a tutti, commosso, è arrivato il «grazie» della moglie, Maria Chiara Leonori, direttrice della biblioteca Spezioli.