Trema il Giappone: sisma 8.9 Richter
Nuova violenta scossa in serata
Cede diga: possibile fuga radiattiva /video

Trema il Giappone: sisma 8.9 Richter Nuova violenta scossa in serata Cede diga: possibile fuga radiattiva
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Venerdì 11 Marzo 2011, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:02
TOKYO - Un terremoto di 8.9 gradi della scala Richter ha sconvolto il Giappone e ha provocato uno tsunami di dimensioni spaventose a Sendai, dove sulla spiaggia sono stati trovati 250 - 300 cadaveri. Le onde hanno toccato i 10 metri di altezza. Il bilancio ufficiale di fonte governativa di 351 morti. Lo ha reso noto la polizia nipponica, che ha fornito un nuovo bilancio provvisorio delle vittime. Secondo i dati della polizia i feriti sono oltre 800 e i dispersi almeno 547: per un bilancio definitivo occorrerà attendere a lungo data l'entità dei danni provocati dal sisma - il più forte nella storia del Paese - e soprattutto dal successivo tsunami. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale Kyodo il numero dei morti è destinato a superare il migliaio.



La scossa più forte del Giappone. È stata, dice l'Agenzia meteorologica giapponese, la più potente mai registrata nel paese e tra le dieci più potenti degli ultimi 150 anni, forse addirittura la seconda per potenza e capacità distruttiva.



Cede la diga. Una diga nella prefettura di Fukushima, nella parte nordorientale del Giappone, ha ceduto travolgendo abitazioni. Non è ancora stato stabilito se vi sono state vittime. Lo ha riferito l'agenzia di stampa giapponese Kyodo News.



Scomparso treno dopo lo tsunami. Un treno in servizio sull'area costiera della prefettura di Miyagi, nel Giappone nordorientale, risulta attualmente disperso dopo il passaggio di un violento tsunami a seguito del sisma. Lo riferisce la polizia nipponica, secondo cui al momento non è noto il numero dei passeggeri che si trovavano a bordo del convoglio. Il treno, al momento della prima scossa di magnitudo 8,8, era in servizio sulla linea che connette le città di Sendai e Ishinomaki.



La sequenza. La prima scossa è stata di magnitudo 8.9 alle 14.46 locali (le 6.46 in Italia) con epicentro a una profondità di 24,4 km e a 81 miglia da Sendai, nello Honshu; la seconda è stata pari a e 7.8 si è registrata alle 15.15 locali (le 7.15 in Italia) al largo delle acque della prefettura di Ibaraki, alla profondità di 80 km.



Battello inabissato. Una nave con 100 persone a bordo è stata travolta dallo tsunami che ha colpito la costa giapponese a seguito della scossa sismica. Lo riferisce l'agenzia nipponica Kyodo News citando la polizia della prefettura di Miyagi.



Notizie catastrofiche dal web.
Secondo alcuni blogger sarebbero centinaia i morti in alcune cittadine del Nord del Giappone. Si tratta però di notizie che non hanno il crisma della conferma ufficiale. Da parte delle autorità le notizie vengono filtrate: appaiono filtrate e date con il contagocce.



Tutti i trasporti bloccati. L'agenzia di stampa Kyodo ha riferito che trasporti aerei e ferroviari sono stati interrotti in gran parte del Giappone: in particolare l'aeroporto internazionale di Narita, che si trova a una cinquantina di chilometri a est della capitale, ha sospeso il traffico aereo e evacuato tutti gli edifici. Il premier giapponese Naoto Kan ha convocato una riunione d'emergenza. Il ministero della Difesa ha inviato forze navali sul posto.



Emergenza nucleare, spento l'incendio alla centrale di Onagawa. Immediata la reazione del Governo e della autorità giapponesi: l'aeroporto Narita di Tokio è stato chiuso ed è iniziata l'evacuazione da case, aziende e fabbriche. A seguito di un incendio nella centrale nucleare di Onagawa, nella prefettura di Miyagi, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza, dal momento che il processo di raffreddamento di uno dei reattori non sta procedendo come previsto. Le autorità giapponesi hanno comunicato di aver spento l'incendio nella centrale nucleare di

Onagawa, nella prefettura di Miyagi. Lo riferisce l'Aiea precisando comunque di aspettare informazioni più precise sul processo di raffreddamento dei reattori.



In sicurezza le altre quattro centrali nucleari. L'Aiae, l'agenzia internazionale per l'energia nucleare, da Vienna fa sapere che le quattro centrali nucleari più vicine al luogo del sisma sono state fermate, «in condizioni di totale sicurezza». Il primo ministro Naoto Kan ha assicurato che non è stata registrata alcuna fuga radioattiva dalle centrali nucleari dopo il violento sisma che ha colpito il Paese. Un vasto incendio è scoppiato in una raffineria a Iichihara.



Nessuna fuga radioattiva dalle centrali. Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha assicurato che non è stata registrata alcuna fuga radioattiva dalle centrali nucleari dopo il violento sisma che ha colpito il Paese.



Incendio in centrale nucleare. Un inizio di incendio è stato segnalato in un edificio che ospita una turbina nella centrale nucleare di Onagawa, nella prefettura di Miyagi. L'Aiae, l'agenzia internazionale per 'agenzia nucleare, da Vienna fa sapere che le quattro centrali nucleari più vicine al luogo del sisma sono state fermate, «in condizioni di totale sicurezza».



«Accettiamo aiuti dall'estero».
Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali.



Allerta Tsunami. Uno tsunami di dieci metri si è abbattuto sulla costa di Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest del Giappone. Si sono concretizzati così i timori dei meteorologi, che avevano lanciato l'allarme sul rischio di onde anomale dopo alcune violentissime scosse di terremoto al largo delle coste nipponiche (guarda la mappa): la prima, di magnitudo 8.9, è stata registrata alle 14.46 (le 6.46 di stamattina in Italia, ndr) a 24,4 chilometri di profondità, un centinaio di chilometri al largo della prefettura di Miyagi. La scossa, della durata di oltre due minuti, ha fatto oscillare gli edifici nella capitale Tokyo - situata a ben 380 chilometri dall'epicentro - ha provocato "morti e molti feriti" e avrebbe provocato un morto e diversi incendi, come ha riferito la televisione Nhk e testimoni. L'allarme è stato esteso alla Siberia, alle isole Curili, alle Hawaii, alle Filippine, a Papua-Nuova Guinea, alle Marianne e alla Micronesia perchè secondo gli esperti il problema di onde di questo tipo è che diventano più pericolose con il passare del tempo in quanto si alimentano dalla loro stessa forza.





Ripercussioni si son registrate subito in borsa. lo yen è caduto e l'indice borsistico nipponico ha chiuso con un segno negativo.



Morti, feriti e dispersi in tutto il Paese. Un uomo di 67 anni è morto travolto dal crollo di un muro, mentre una donna anziana è stata sepolta dal crollo di un tetto nella regione di Tokyo. Altre tre persone sono morte nella prefettura di Ibaraki nel nord della capitale per il crollo di una casa. Almeno 10 morti nella prefettura di Iwate. Inoltre cinque persone sono morte nel crollo di una casa di riposo della prefettura nordorientale di Fulushima. La polizia per il momento non conferma le cifre in quanto sta cercando di raccogliere le informazioni. «I danni sono così estesi - ha detto un responsabile della polizia - che ci vorrà del tempo per raccogliere i dati».



Telefoni in tilt, resiste internet, molte zone senza elettricità. Subito dopo la scossa le comunicazioni telefoniche, sia da fisso che da cellulare, sono andate in tilt nell'area di Tokyo, dove invece ha resistito l'infrastruttura Internet, tramite la quale la gente ha continuato a scambiarsi informazioni in tempo reale sulla situazione. Anche se a singhiozzo, anche le connessioni dati dei cellulari hanno retto all'urto della situazione eccezionale: in questo modo è partita la "pioggia" continua di messaggi via Twitter dai telefonini e, nei casi più fortunati, anche di chiamate mediante servizi di voce su dati (Voip) come Skype. A Tokyo vi sono 4 milioni di abitazioni rimaste senza fornitura di energia elettrica.



Truppe di autodifesa nelle aree colpite. Il premier giapponese Naoto Kan ha subito convocato una riunione d'emergenza, invitando i cittadini a mantenere la calma e a prestare la massima attenzione a tutte le indicazioni che saranno fornite. Il governo ha deciso l'invio immediato delle truppe di autodifesa nelle aree colpite, a cominciare dalla prefettura di Miyagi, il cui governatore ha chiesto «aiuto immediato». Danni e feriti, riferiscono infatti le tv locali, si sono registrati nella prefettura di Miyagi e Sendai, dove l'aeroporto del capoluogo è finito sotto l'acqua.



Violenta scossa di assestamento. Trema anche la parte occidentale del Giappone: alle ore 3.59 locali, (le 19,39 di venerdì in Italia) si è registrata una scossa di magnitudo 6.6 a Niigata, avvertita anche a Tokyo. Secondo i dati forniti dall'Agenzia meteorologica giapponese, l'epicentro è stato individuato a 10 km di profondità.



Allarme maremoto per il Pacifico. L'onda anomala si è riversata sull'immenso parcheggio del parco di divertimenti Disneyland situato non lontano da Tokyo. Ma l'allarme tsunami non è stato lanciato solo per il Giappone. Persiste l'allerta in Russia, isole Marianne e le Filippine come ha avvertito il Centro per gli tsunami del Pacifico.



Hawai.
Le autorità locali hanno disposto l'evacuazione dell'arcipelago dove l'arrivo dello tsunami è atteso per le 3 della notte ora lovale (le (14 italiane). Si tratta di una misura dettata dalle esperienze del passato anche se gli esperti parlano di onde sostenute, ma non di uno tsunami vero e proprio. Una serie di onde anomale, frutto del terremoto e dello tsunami che ha colpito il Giappone, sta iniziando a raggiungere l'arcipelago delle Hawaii, dove gli aeroporti sono chiusi e le coste sono state evacuate. È quanto si vede dalle immagini delle tv locali, ma non si hanno notizie di danni. Le prime immagini dalle isole del Pacifico, dov'è ancora notte fonda, non sono particolarmente impressionanti: le onde sono più forti del solito ma non sembrano in grado di provocare ingenti danni, almeno a prima vista. Le autorità statunitensi hanno esteso l'allarme tsunami alle coste del Pacifico, e in particolare alle aree centro-meridionali della California. Le prime onde, che non dovrebbero essere particolarmente forti, sono attese intorno alle 09:00 locali, le 18:00 in Italia.



Taiwan. L'onda di maremoto ha già toccato le coste dell'isola, nella parte sud orientale: l'altezza non ha supertao i 50 centimetri e la forza non è stata tale da far giungere l'acqua nei centri abitati.



Filippine. Le autorità filippine hanno ordinato l'evacuazione delle zone costiere sul Pacifico dopo l'allerta tsunami, invitando gli abitanti a raggiungere le zone interne.



Isole Curili, evacuati in undicimila. Undicimila cittadini russi sono stati evacuati dalle isole Curili in seguito all'allarme tsunami, anche se la prima ondata ha fatto aumentare il livello dell'acqua solo di 50 centimetri.





>>>>Uno tsunami di dieci metri
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