Spoleto, la moglie del pilota: «Gianluca un eroe? No, fa solo con passione il lavoro»

L'aereo dopo l'atterraggio d'emergenza
L'aereo dopo l'atterraggio d'emergenza
di Luca Benedetti
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Sabato 8 Giugno 2013, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 16:52
PERUGIA - Il telefono squilla all’impazzata. A Spoleto in casa del pilota Gianluca Martini c’ una comprensibile agitazione. Trovare la linea libera quasi impossibile. Alla fine risponde una voce calma e gentile, quella di Carla, la moglie del pilota eroe. «Sì, sono io la moglie di Gianluca, del pilota. Guardi, non so neanche come sta. Non sono ancora riuscita a parlargli. Mio marito? Ha una grande passione per il volo. E questo lavoro la fa da tanti anni. Eroe? No, guardi, devo uscire, preferisco non dire altro».

Il tam-tam corre veloce. Nella città che in questi giorni ospita le riprese per la fiction di Don Matteo, non si parla d’altro. Gianluca, il pilota delle WizzAir che è atterrato nonostante il carrello bloccato e ha salvato 165 passeggeri del volo Bucarest-Ciampino lo conoscono bene in tanti. Ma anche i parenti, al momento, preferiscono il basso profilo. «Sì, so che è stato un eroe -racconta al telefono una zia- ma adesso è meglio stare tranquilli». E si alza una barriera che difende la privacy del pilota eroe e della sua famiglia.

Gianluca Martini ha eredito la passione del volo dal papà e per anni ha volato in Alitalia. Martini è molto conosciuto a Spoleto dove ha studiato al liceo classico prima di iniziare a volare come pilota militare.