Strage di Palermo, la 17enne mandava messaggi alle amiche durante gli omicidi. Il rituale era iniziato a gennaio

Strage di Palermo, durante gli omicidi la figlia 17enne messaggiava con le amiche. Il rituale era iniziato a gennaio
Strage di Palermo, durante gli omicidi la figlia 17enne messaggiava con le amiche. Il rituale era iniziato a gennaio
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Domenica 18 Febbraio 2024, 10:08

Non sono ancora finite le analisi medico-legali sui resti di Antonella Salamone e le autopsie sui corpi dei due figli Kevin ed Emanuel, 15 e 5 anni, assassinati dal padre Giovanni Barreca, dai due presunti complici Sabrina Fina e Massimo Caradente e dall'altra figlia 17enne di Barreca e sorella maggiore delle due piccole vittime. Una strage compiuta nel corso di un esorcismo, secondo quanto emerso già dalle prime ore, che rende questa storia un vero e proprio horror nella vita reale, ad Altavilla Milicia.

La data esatta e le cause dei decessi

Gli accertamenti, che si protrarranno, dovrebbero dare delle risposte sui tanti punti rimasti oscuri sulla strage di Altavilla Milicia.

A cominciare dalla data esatta degli omicidi e dalle cause dei decessi. La donna sarebbe stata uccisa la notte tra l'8 e il 9 febbraio scorsi, bruciata e sepolta in giardino, i ragazzini seviziati, probabilmente soffocati e incaprettati la notte del 9 febbraio. Un medico legale che era stato incaricato dai legali come consulente per l'autopsia ha dovuto rinunciare per un problema di incompatibilità. Resta nominato, invece, l'architetto Concetto Miccichè, per l'esame sulle ossa umane della donna.

 

I legali rimettono il mandato

«Rimetteremo il nostro mandato per problemi legati all'organizzazione del lavoro dello studio», hanno annunciato intanto gli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti che difendono Sabrina Fina e Massimo Caradente, la coppia che avrebbe aiutato Barreca nell'esorcismo finito poi con l'omicidio della donna e dei due ragazzi. Secondo quanto si è appreso i familiari della coppia avrebbero già trovato dei nuovi legali di fiducia da sottoporre all'approvazione dei due indagati.

 

La 17enne chiede del papà

Intanto emergono nuovi particolari sul ruolo della 17enne, unica sopravvissuta alla strage che continua a chiedere notizie di suo padre: «Quando potrò rivederlo?» continua a chiedere la ragazza che è detenuta nel carcere di Malaspina di Palermo. All'arrivo dei Carabinieri, chiamati da Barreca che, al telefono, la notte tra il 10 e l'11 febbraio scorsi, ha confessato i delitti, la ragazza era addormentata e accanto a sé aveva i cellulari dei fratelli e della madre, probabilmente sottratti ai familiari perché non chiedessero aiuto. Nella stanza accanto c'erano i cadaveri dei fratelli.

 

I messaggi alle amiche

Al contrario di quanto riferito in un primo momento, la 17enne non sarebbe stata affatto in stato confusionale, ma riposava tranquillamente nella sua stanza. L'adolescente ha confessato il ruolo avuto nei delitti ammettendo di aver torturato insieme ai tre indagati, tutti in carcere, i familiari e di aver contribuito a seppellire in giardino i resti carbonizzati della madre. Mentre madre e fratelli morivano, poi, la 17enne avrebbe scambiato decine di messaggi con le amiche.

 

 

Il rituale iniziato a gennaio

Il rituale di purificazione dal diavolo della Salamone e del figlio piccolo, poi esteso anche a Kevin, sarebbe cominciato i primi di gennaio. La mamma dei due ragazzini, intuendo che dalla preghiera i tre sarebbero passati alla violenza, avrebbe cercato di opporsi alle loro iniziative e per questo sarebbe stata uccisa per prima. 

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