Una rivelazione che sicuramente farà discutere, dato il protagonista della vicenda. Il Ducato di Lancaster, che riunisce un vasto patrimonio fondiario e immobiliare capace di generare grandi profitti per re Carlo III, ha incamerato milioni di sterline tramite persone morte nel nord-ovest dell'Inghilterra senza un testamento o parenti prossimi in grado di ereditarne i beni. Lo rivela un'inchiesta giornalistica del quotidiano progressista Guardian, secondo cui negli ultimi dieci anni in questo modo sono stati raccolti fondi per oltre 60 milioni di sterline.
Il reportage
Questo è stato possibile tramite l'applicazione, risalente al medioevo, di una prerogativa reale sui "bona vacantia", i beni rimasti vacanti in quanto non può essere esercitato il diritto di eredità da parte dei familiari del defunto. Stando ai cronisti del Guardian, si riteneva che i profitti generati dal ducato (dal 1399 possedimento privato del re d'Inghilterra) con questa antica clausola venissero poi donati agli enti di beneficenza ma in realtà, in base all'analisi di documenti interni, solo una piccola parte finisce a sostegno delle attività di volontariato.
Tre fonti a conoscenza della gestione finanziaria interna hanno confermato al giornale che grazie alle ricchezze dei sudditi defunti viene rinnovato il patrimonio immobiliare e così i possedimenti reali.