Re Carlo, l'accusa choc del Guardian: «Il suo fondo trae profitto da cittadini morti senza testamento»

Il giornale ha condotto un'indagine sull'assetto finanziario del monarca

Re Carlo, l'accusa choc del Guardian: «Il suo fondo trae profitto da cittadini morti senza testamento»
Re Carlo, l'accusa choc del Guardian: «Il suo fondo trae profitto da cittadini morti senza testamento»
di Tommaso Cometti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Novembre 2023, 22:21

Una rivelazione che sicuramente farà discutere, dato il protagonista della vicenda. Il Ducato di Lancaster, che riunisce un vasto patrimonio fondiario e immobiliare capace di generare grandi profitti per re Carlo III, ha incamerato milioni di sterline tramite persone morte nel nord-ovest dell'Inghilterra senza un testamento o parenti prossimi in grado di ereditarne i beni. Lo rivela un'inchiesta giornalistica del quotidiano progressista Guardian, secondo cui negli ultimi dieci anni in questo modo sono stati raccolti fondi per oltre 60 milioni di sterline.

Il reportage

Questo è stato possibile tramite l'applicazione, risalente al medioevo, di una prerogativa reale sui "bona vacantia", i beni rimasti vacanti in quanto non può essere esercitato il diritto di eredità da parte dei familiari del defunto. Stando ai cronisti del Guardian, si riteneva che i profitti generati dal ducato (dal 1399 possedimento privato del re d'Inghilterra) con questa antica clausola venissero poi donati agli enti di beneficenza ma in realtà, in base all'analisi di documenti interni, solo una piccola parte finisce a sostegno delle attività di volontariato.

Tre fonti a conoscenza della gestione finanziaria interna hanno confermato al giornale che grazie alle ricchezze dei sudditi defunti viene rinnovato il patrimonio immobiliare e così i possedimenti reali.

Al momento, Buckingham Palace ha rifiutato di commentare l'inchiesta del Guardian. Un portavoce del ducato ha affermato che, dopo la morte della regina Elisabetta II, Carlo III ha approvato la continuazione di una politica di utilizzo del denaro derivante dai bona vacantia per "il restauro e la riparazione di edifici idonei al fine di proteggerli e preservarli per le generazioni future". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA