Accoltellato e bruciato vivo in casa di uno studente, il giallo dell'uomo senza nome: la visita del killer e le grida

Quando le fiamme sono state domate è stato trovato il cadavere dell'uomo, carbonizzato, sul telaio del letto

Accoltellato e bruciato vivo in casa di uno studente, il giallo dell'uomo senza nome: la visita del killer e le grida
Accoltellato e bruciato vivo in casa di uno studente, il giallo dell'uomo senza nome: la visita del killer e le grida
di Redazione Web
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venerdì 25 luglio 2025, 08:35

Era scoppiato un incendio nella mattinata di mercoledì 23 luglio nell'abitazione di uno studente al piano terra di via Gogagnolo 130, a Sesto San Giovanni (Milano). E quando finalmente sono state spente le fiamme è stato trovato un corpo carbonizzato. Ma non si tratterebbe di un morte accidentale. I segni sul cadavere, le molteplici coltellate, fanno pensare a un omicidio. Un'ipotesi avvalorata da una serie di circostanze precedenti alla morte dell'uomo - una visita, il cellulare sparito, le grida. 

Perché l'uomo era nella casa dello studente?

Il corpo non è ancora stato identificato, anche perché il volto è rimasto sfigurato a causa delle fiamme e le impronte non hanno dato riscontri, ma sappiamo che si tratta di un 60enne di origine turche e con cittadinanza italiana.

Come riporta Open, il giovane studente proprietario dell'appartamento conosceva la vittima e date le difficoltà economiche gli aveva concesso il subaffitto mentre lui era in vacanza. L'uomo era appena arrivato e doveva ancora disfare le valigie. 

Per quanto riguarda il ragazzo, si tratterebbe di un 20enne fuorisede e studente della Bicocca, amico della figlia della proprietaria.

Le grida e la visita del killer

Quando le fiamme sono state domate è stato trovato il cadavere dell'uomo, carbonizzato, sul telaio del letto. C'erano ferite d'arma da taglio tra petto e addome. L'ipotesi più probabile al momento è che la vittima conoscesse il killer, dato che non risultano segni di effrazione, e l'abbia fatto entrare. Poi, dopo l'omicidio, il killer avrebbe sollevato il corpo e lo avrebbe messo sul letto. Per nascondere le prove del delitto, avrebbe dato fuoco al materasso con un accendino e un accelerante. Una ricostruzione era plausibile anche dalla testimonianza della vicina di casa, che ha dichiarato di aver sentito qualcuno gridare nell'appartamento: un litigio violento, poi le fiamme. 

Il cellulare mancante 

Un altro dettaglio da chiarire è il cellulare della vittima, che non è stato ritrovato. Le ipotesi sono due: la prima è che sia andato distrutto nell'incendio, la seconda che il killer potesse averlo fatto sparire perché contenente prove contro di lui. Le indagini procedono in diverse direzioni, dall'analisi dei tabulati telefonici e le telecamere di sorveglianza, a un check sul background della vittima e la sua rete di amici e conoscenti. 

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