Genitori minacciano il figlio gay di 14 anni: «O torni normale o ti butto giù dal balcone». Coppia a processo

Il padre lo costringeva ad uscire di notte senza pantaloni

Torino, minacciano il figlio gay di 14 anni: «O torni normale o ti butto giù dal balcone». Genitori a processo
Torino, minacciano il figlio gay di 14 anni: «O torni normale o ti butto giù dal balcone». Genitori a processo
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 08:59

«O torni normale o ti butto giù dal balcone». Quando i genitori hanno scoperto che il figlio di 14 anni era gay lo hanno minacciato per costringerlo a “tornare” eterosessuale. E visto che il loro invito era rimasto inascoltato, sono iniziate le punizioni. Sono le accuse che la procura di Torino ha sollevato ai genitori di un ragazzo che nel 2020 aveva affidato i suoi segreti a un diario. «Mi piacciono i maschi, sono gay». Pagine che il padre aveva letto di nascosto, venendo così a conoscenza per la prima volta della sua omosessualità.

I PRECEDENTI

Da quel momento per Federico (nome è di fantasia, ndr) era cominciato un vero e proprio supplizio. Il 14enne veniva quotidianamente minacciato e picchiato. Alla luce di questi fatti il pm Giulia Rizzo ha così chiesto il rinvio a giudizio per la coppia. Il padre è accusato di maltrattamenti, mentre la colpa della madre è non aver impedito che avvenissero. La prima udienza è stata fissata per il 22 gennaio 2024. La procura di Torino ha evidenziato alcuni episodi del calvario dell’adolescente, come quando il genitore avrebbe colpito il ragazzo con uno schiaffo subito dopo aver letto il suo diario. Gli avrebbe poi detto che non lo voleva più in casa e che lo avrebbe buttato giù dal balcone. A quel punto lo avrebbe punito confiscandogli smartphone e videogiochi. Inoltre si era fatto dare le password di tutti i social per controllarlo. Non è tutto. L’accusa sostiene che l’uomo avrebbe anche costretto il ragazzo ad andare a correre in piena notte e abbassarsi i pantaloni per dimostrare che fosse “uomo”.

E gli avrebbe imposto ultimatum di un mese per dimostrargli che era stato insieme a una ragazza. Le vessazioni risalgono al periodo tra il 2020 e il 2022. È allora che i genitori di Federico accusano il figlio di fare “cose da femminucce” come mettersi lo smalto sulle unghie. Gli impongono di convertirsi a una stile di vita di «maschio che fa cose da maschio e che si veste da maschio». 

LE VIOLENZE

Il padre avrebbe costretto il figlio ad andare in palestra, a seguire un corso di boxe e persino a frequentare un’amica e a baciarla. Perché, secondo quanto raccontato da Federico alla Procura, il padre riteneva che gli “uomini veri” devono «sedurre le donne». Disperato, il giovane si era rivolto allo psicologo della scuola che aveva avvisato la polizia municipale ed erano partite le indagini. «I miei genitori mi insultano per come sono. Per quello che penso. Per quello che dico. Perché mi piacciono le ragazze, ma anche i ragazzi. Perché non sono come vogliono loro». Le indagini hanno portato a una triste verità. «Fai schifo, sii uomo» si sentiva ogni volta ripetere Federico.

Il figlio era stato poi allontanato da casa e affidato a un’altra famiglia. L’avvocato della vittima è Mauro Scaramozziono, mentre il legale della coppia è l’avvocata Valentina Colletta. I genitori del ragazzo si sono difesi spiegando che si trattava di raccomandazioni volte a tutelare il ragazzo da possibili atti di bullismo. Io processo andrà avanti nei prossimi giorni. 

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