Omicidio Meredith, Amanda Knox (di nuovo) a processo per calunnia in Italia. Ma questa volta non è in aula

Il reato nei confronti di Patrick Lumumba, il proprietario del bar dove lei lavorava, per quanto ha sostenuto nelle prime fasi delle indagini

Omicidio Meredith, Amanda Knox (di nuovo) a processo per calunnia in Italia. Ma questa volta non è in aula
Omicidio Meredith, Amanda Knox (di nuovo) a processo per calunnia in Italia. Ma questa volta non è in aula
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Mercoledì 10 Aprile 2024, 14:30

Nuovo processo in Italia per Amanda Knox, ma questa volta l'americana condannata e poi assolta per l'omicidio di Meredith Kercher non è presente nell'aula della Corte d'assise d'appello di Firenze. Knox deve rispondere del reato di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, il proprietario del bar dove lei lavorava, per quanto ha sostenuto nelle prime fasi delle indagini sull'omicidio Kercher, compiuto a Perugia la sera del primo novembre 2007, poi riconosciuto estraneo ai fatti e quindi prosciolto. 

Knox è già stata condannata a tre anni di reclusione (comunque già scontati), ma i giudici toscani dovranno nuovamente pronunciarsi su richiesta dei difensori dell'americana, gli avvocati Dalla Vedova e Luca Luparia Donati. La giovane non sarà in aula ma resterà negli Usa «dove è impegnata a occuparsi dei suoi due figli piccoli, uno dei quali nato da poco», ha spiegato all'Ansa Dalla Vedova, suo legale storico.

Il sostituto procuratore generale ha chiesto invece la conferma della condanna. 

La cassazione ha accolto l'istanza della difesa grazie al nuovo articolo, il 628 bis, del codice di procedura penale che prevede la possibilità di chiedere che vengano eliminati "gli effetti pregiudizievoli" derivanti da una violazione che sia stata accertata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, quella del diritto di difesa nel caso di Knox.

Di certo Knox non potrà subire una condanna più pesante dei tre anni che le sono stati inflitti per la calunnia (alla quale si proclama estranea) e già scontati con i quasi quattro passati in cella tra il 6 novembre del 2007 e il 4 ottobre del 2011 quando venne assolta nel processo d'appello celebrato a Perugia e quindi scarcerata. Il processo è rinviato al 5 giugno per eventuali repliche del procuratore generale e quindi delle altre parti, e quindi per la sentenza.

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