San Benedetto, la Corte dei Conti
indaga sulle spese delle Partecipate

La sede della Picenambiente
La sede della Picenambiente
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Febbraio 2018, 06:35
SAN BENEDETTO - La Corte dei Conti sta indagando sul rimborso forfettario percepito dal presidente della Picenambiente Catia Talamonti e dall’ex presidente della Multiservizi Roberto De Berardinis. La magistratura contabile intende vederci chiaro su quanto è stato incassato dai due presidenti che erano stati nominati attingendo tra i dirigenti comunali, quindi non nomine politiche, verso i quali non sarebbe prevista alcuna retribuzione o al massimo avrebbero dovuto riversarla nelle casse comunali.Tutto è nato da una segnalazione inviata alla Corte dei Conti, alla Ragioneria dello Stato, Ispettorato generale delle Finanze e all’Autorità nazionale Anticorruzione. Da qui la magistratura contabile ha voluto effettuare delle verifiche avvalendosi anche dell’opera delle Fiamme gialle. Tanto che qualche settimana fa il segretario generale comunale Edoardo Antuono ha chiesto la documentazione sui rimborsi percepiti dai due presidenti ai rispettivi direttori delle due società partecipate. Entrambi i presidenti, infatti, essendo dipendenti comunali non avrebbero dovuto percepire indennità e a questo punto nemmeno rimborsi, o al massimo avrebbero dovuto riversarli nelle casse comunali. Invece all’atto della loro nomina erano stati previsti rimborsi forfettari, che non sono mai rientrati in municipio. Catia Talamonti era stata nominata presidente della Picenambiente nel maggio 2013 percependo 360 euro al mese, per un totale di oltre 19mila euro a tutto il 2017. Mentre per Roberto De Berardinis, nominato nel 2016, il rimborso era di 300 euro al mese quindi 14 mensilità, fino alla sua sostituzione, risulta pari a 4.200 euro. Non si tratta di cifre astronomiche, resta il fatto che la Corte dei Conti sta indagando e ha chiesto approfondimenti e la documentazione relativa ai rimborsi. Quanto percepito dai due dirigenti Talamonti e De Berardinis, sarebbe una violazione della norma in quanto avrebbero dovuto percepire solo il rimborso delle spese documentate. A questo punto si attendono le decisioni che verranno assunte dalla Corte dei Conti di Ancona una volta analizzati gli atti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA