Piceno Sviluppo, tutti assolti. Per l'accusa avevano provocato il dissesto della società

Piceno Sviluppo, tutti assolti. Per l'accusa avevano provocato il dissesto della società
Piceno Sviluppo, tutti assolti. Per l'accusa avevano provocato il dissesto della società
di Luigi Miozzi
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Giovedì 14 Marzo 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:35

ASCOLI Sono stati tutti assolti dai giudici della corte d'appello di Ancona i tre amministratori di Piceno Sviluppo, la società consortile incaricata dalla Provincia della gestione dei patti territoriali e delle politiche di sviluppo del territorio piceno e dichiarata fallita dal tribunale di Ascoli nel giugno del 2006. A finire a processo con l'accusa di bancarotta fraudolenta erano stati la presidente del consiglio di amministrazione, Germana Ciccola; l'amministratore delegato, Evasio Cucchiaroni e il componente del cda, Dante Bartolomei. Secondo l'accusa, con la loro condotta gli amministratori avrebbero provocato il dissesto della società.

Nel mirino della Procura

A finire nel mirino della Procura di Ascoli fu soprattutto il progetto dell'impianto di trasformazione delle biomasse vegetali in combustibile a basso impatto ambientale, ovvero il pallet. Per l'accusa, quel progetto non era fattibile e a questo si univa tutta una serie di valutazioni sulla condotta degli amministratori che già nel 2008 e 2009, avendo già la certezza che l'attività della società consortile non sarebbe andata avanti, avrebbero pertanto commesso reati societari.

In primo grado i tre imputati erano stati assolti dai giudici del tribunale di Ascoli dichiarando il non luogo a procedere nei loro confronti. La sentenza, però, era stata impugnata dalla Procura di Ascoli davanti alla corte d'appello. In questa sede, il difensore dei tre amministratori, l'avvocato Mauro Gionni, aveva sostenuto la tesi secondo cui per accertare le eventuali responsabilità deve sussistere il nesso di causalità tra la commissione dei reati finanziari e il dissesto finanziario. Tesi che è stata accolta dai giudici di secondo grado che hanno confermato la sentenza di assoluzione. Ad essere assolti per gli stessi fatti, prima dal gup di Ascoli e poi dalla corte d'appello di Ancona con sentenza passata in giudicato, erano stati anche i tre componenti del collegio sindacali Bruno Formichetti, Giovanni Aliffi e Rosalba Andrenacci.

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