Ascoli, nove condanne
per il furto di opere d'arte

Ascoli, nove condanne per il furto di opere d'arte
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Giovedì 28 Maggio 2015, 20:08 - Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 13:01
ASCOLI - ​Furti di opere d’arte, tredici persone sono finite sotto processo per una lunga serie di reati. Si è concluso il processo di primo grado che ha visto imputate tredici persone nei confronti delle quali erano stati ipotizzati, a vario titolo, i reati di ricettazione e commercio di ben artistici. Due sono state assolte, F. S., difeso dall'avvocato Stefano Sclocchini, e M. P., assistito dagli avvocati Marco Fabiani e Michele Tenuta. Per due antiquari coinvolti nella vicenda i giudici non hanno potuto procedere in quanto nel frattempo sono deceduti. Per le altre , invece, persone residenti ad Ascoli, San Benedetto, Amandola e Sant'Egidio alla Vibrata sono state condannate a pene variabili da due anni a due anni e sei mesi. Le indagini sul vasto giro di opere contraffate e rubate sono partite nella primavera del 2012 quando a Grottammare venne fermato un furgone carico di dipinti ed oggetti d'arte. Il conducente, secondo l’accusa, non seppe dare una giustificazione plausibile per cui il carico venne posto sotto sequestro in attesa che venisse stabilita la provenienza e la autenticità dei quadri. Ad essere coinvolti nella vicenda furono i carabinieri del Nucleo Tutela Ben Artistici di Ancona specializzati in questo tipo di ricerche. Emerse subito un quadro sconcertante.

A vario titolo le tredici persone furono coinvolte nell’inchiesta e accusate di aver costituito ed organizzato, in modo stabile e duraturo, un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati.

Fra questi furti di oggetti d'arte che venivano poi consegnati a degli antiquari, pur conoscendone l'illecita provenienza, per la loro commercializzazione. I furti venivano compiuti in abitazioni ma soprattutto all'interno di luoghi di culto.

Azioni che venivano compiute mediante violenza sulle cose ossia con effrazioni di porte o finestre.

A casa di un collezionista di opere antiche vennero trafugati un mobiletto intarsiato del 1800 proveniente dall’Olanda, un comodino in noce Luigi XVI.

Inoltre due candelabri in oro, due quadri veneti bassaneschi del XVIII secolo, rappresentanti scena bucolica con donne, due quadri raffiguranti "Giovannetti" di scuola napoletana del XVIII secolo, altro dipinto di scuola napoletana e dipinto in olio su tela raffigurante Carlo d'Inghilterra.

Ssei dipinti raffiguranti paesaggi, mobile intarsiato dei primi del 900, poltrona tipo papale del XVIII secolo con fodera di colore rosso e bracciali in legno, furto che avvenne fra il 9 e l'11 setembre del 2006. Parte delle opere vennero successivamente rinvenute nell'abitazione di un ascolano cui vennero consegnate. Addirittura vennero ritrovate opere d'arte rubate in un'abitazione di Varese e in un paese del Veneto. Diverse opere di arte sacra furono rubate nella chiesa di San Michele Arcangelo nel comune di Città Sant'angelo in provincia di Pescara. Tutto ciò che i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico hanno recuperato è stato successivamente restituito ai legittimi proprietari.
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