Svolta choc sul delitto di via Crivelli
Minacce al Pm, proiettile al consulente

Delitto di via Crivelli, minacce a pm e consulente
Delitto di via Crivelli, minacce a pm e consulente
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Giovedì 31 Marzo 2016, 19:01 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 10:48
ANCONA - Minacce telefoniche indirette, emerse dalle intercettazioni, all'indirizzo del sostituto procuratore Andrea Laurino, che ha seguito le prime fasi dell'inchiesta sul duplice omicidio di Ancona.

E una lettera anonima con un proiettile e pesanti frasi minatorie per lo psichiatra bolognese Renato Ariatti e i suoi familiari, spedita dopo la pre-perizia secondo cui Antonio Tagliata, reo confesso dell'omicidio dei genitori dell'ex fidanzatina 16enne, non è incompatibile con la detenzione in carcere. È il quadro, allarmante, in cui procede l'inchiesta sulla morte di Fabio Giacconi e Roberta Pierini, freddati a colpi di pistola da Antonio Tagliata, 19 anni, il 7 novembre scorso ad Ancona. Un clima che ha indotto la procura dell'Aquila a emettere nei confronti di Carlo Tagliata, padre di Antonio, il divieto di avvicinarsi al pm Laurino (nel frattempo sollevato da questo e da altri fascicoli di indagine non per le minacce, ma perchè già impegnato con la maxi inchiesta su Banca Marche) e che ha spinto Ariatti a rimettere il mandato. Dopo che si è diffusa la notizia sulle minacce all'indirizzo del pm Andrea Laurino, che indagò per primo sul duplice delitto di via Crivelli, e allo psichiatra Renato Ariatti, consulente del Gip, il procuratore di Ancona Elisabetta Melotti, ha commentato con preoccupazione i fatti avvenuti. "La procura - ha detto - è preoccupata per clima che si è creato, e rimarca  l'importanza, nell'interesse della collettività, che ogni procedimento, di qualsiasi natura, possa svolgersi regolarmente, senza turbative esterne".

La lettera con un proiettile e minacce al professor Renato Ariatti, consulente psichiatrico nel caso di Antonio Tagliata ad Ancona, che ha rimesso il mandato proprio dopo aver ricevuto il plico, è stata inviata per accertamenti dai carabinieri di Bologna al Ris di Parma. La busta portava un timbro di una città siciliana. Le indagini sul fronte bolognese, dove il professore risiede, sono coordinate dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, anche se probabilmente confluiranno nel fascicolo aperto dalla Procura dell'Aquila sulle minacce al Pm che ha seguito le prime fasi dell'inchiesta per l'omicidio ad Ancona.
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