Lotta agli abusivi, ecco le maxi multe in spiaggia. E un vu’ cumprà si tuffa in mare con la merce

Lotta agli abusivi, ecco le maxi multe in spiaggia. E un vu’ cumprà si tuffa in mare con la merce
Lotta agli abusivi, ecco le maxi multe in spiaggia. E un vu’ cumprà si tuffa in mare con la merce
di Roberto Senigalliesi
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sabato 26 agosto 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 11:34

ANCONA  - C’è stato chi ha cercato di evadere i controlli gettandosi con la merce in mare alla vista dei finanzieri, salvo poi doversi arrendere. Sono 88 i venditori irregolari multati dalle Fiamme Gialle e 21mila i prodotti sequestrati sulle spiagge della riviera anconetana, nell’ambito dei controlli specifici attuati contro l’abusivismo commerciale, predisposti dal Comando provinciale durante l’estate. Un fenomeno allarmante perché altera le regole del mercato, favorendo lavoro nero, riciclaggio ed evasione fiscale.

 
L’impegno 


La Guardia di Finanza di Ancona sta cercando di stroncarlo con ogni mezzo, considerato anche il gran numero di persone presenti lungo le spiagge e località di villeggiatura dei Comuni di Ancona, Senigallia, Numana, Sirolo, Montemarciano e Falconara, dove accanto a chi è regolarmente autorizzato si aggirano vu’ cumprà.

L’obiettivo è prevenire e reprimere la contraffazione e l’abusivismo commerciale che ormai da anni si manifesta sulle spiagge, accanto a chi è invece in regola. Degli 88 venditori abusivi sanzionati la gran parte era di origine straniera e i 21mila articoli sequestrati riguardavano abbigliamento, calzature, accessori e bigiotteria varia, t-shirt, pantaloncini, cinture, ombrelloni, occhiali da sole, costumi da bagno, teli da mare, aquiloni, gonfiabili e giocattoli vari.

Tra i vari interventi, singolare è stato quello accaduto sulla spiaggia Urbani, a Sirolo, dove un venditore abusivo extracomunitario, alla vista degli finanzieri, si è dato ad una precipitosa fuga tuffandosi in mare per evitare di essere controllato: si è portato in acqua pure l’espositore e uno zaino contenente circa 300 articoli di abbigliamento e accessori che aveva al seguito.

Solo a fatica è stato convinto ad uscire dall’acqua e consegnare la merce, poi sequestrata. I finanzieri gli hanno contestato le violazioni amministrative in materia, che vanno da una pena pecuniaria da un minimo di 516 ad un massimo di oltre 25mila euro. Tutti i prodotti sequestrati, una volta terminate le procedure amministrative del caso, verranno consegnati a varie associazioni di volontariato e indirizzate a famiglie bisognose ed indigenti. 

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