ANCONA Sogno di una notte di mezza estate. È durato infatti meno di un paio di mesi il progetto di riqualificazione del chiosco di via Camerano, alle Grazie. L’azienda Rurally, che aveva dato la propria disponibilità a prendere in carico la struttura in abbandono, ha infatti deciso di fare un passo indietro e l’ha comunicato al Comune con una nota trasmessa lo scorso 23 luglio.
Il racconto
«Ci siamo fermati prima della stipula del contratto di locazione perché, per come era stato posto, per noi non era accettabile» spiega Giorgio Giannini, amministratore di Rurally.
In buona sostanza: «Le condizioni di accesso e la scarsa collaborazione del Comune su questioni pratiche facevano diventare l’investimento troppo gravoso». Ma ci sono anche altre condizioni, come «un deposito cauzionale da versare alla stipula che poi è infruttifero e non rivalutabile quando invece il canone si rivaluta anno per anno in base all’inflazione». Ora, insomma, Rurally dovrà trovare un altro posto dove stabilirsi. «Uno spazio come quello ci serve, ne cercheremo un altro, magari anche fuori Ancona» si avvia alla conclusione Giannini.
Che però vuole puntualizzare: «Magari le condizioni del contratto potranno essere accettabili per altri». Il chiosco fa parte di un bando più ampio che comprende anche altre sette strutture simili e che si chiuderà il 31 dicembre 2025. L’immobile di via Camerano tornerà dunque disponibile agli interessati, assieme (ad esempio) a quello di piazza Stamira.