Ancona, l’affondo del professor Stefano Gasparini: «Il primario Lina Zuccatosta via da Torrette, tutta colpa del nuovo direttore generale Armando Gozzini»

«L’attività che svolgeva era ai massimi livelli nazionali e internazionali. Inoltre aveva la Direzione di Dipartimento»

L’affondo del professor Gasparini: «Zuccatosta via, colpa di Gozzini»
L’affondo del professor Gasparini: «Zuccatosta via, colpa di Gozzini»
di Stefano Gasparini
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Domenica 31 Marzo 2024, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 15:10

Caro direttore


Il Corriere Adriatico ha dato spazio alla notizia della scelta della dottoressa Lina Zuccatosta, primario della Pneumologia e Direttrice del Dipartimento di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, di andare a dirigere l’Unità Operativa di Pneumologia Interventistica dell’Ospedale Cardarelli di Napoli (Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione). La scelta è tutta legata al clima che si è creato attorno alla dottoressa Zuccatosta da quando si è insediato il primo febbraio 2023 il nuovo Direttore Generale Dott. Armando Gozzini.

Non vi può essere altra motivazione visto che l’attività che la collega svolgeva a Torrette era ai massimi livelli sia nazionali che internazionali e che all’incarico primariale si aggiungeva quello di Direzione di Dipartimento. Chi lascerebbe una realtà così, costruita in 36 anni di lavoro nella propria città e con la collaborazione di tanti colleghi diventati amici, se non perché costretta a farlo da una nuova Direzione che ha dimostrato subito di voler restringere i suoi spazi di operatività e di voler imporre decisioni operative e organizzative senza possibilità di discussione o condivisione? Decisioni discutibili da un punto di vista tecnico imposte da improprie pressioni esterne (queste sì gravate da chiari conflitti di interessi). 

La storia di Pneumologia


Intervengo sulla vicenda con passione e coinvolgimento perché la storia della pneumologia di Ancona è anche la mia storia professionale e umana.

Ed è anche una delle storie ospedaliere più belle della città. Questa storia ha le sue radici più profonde nella Medicina Interna del vecchio Umberto I diretta dal Professor Luigi Miti. Lui fece nascere la Pneumologia e la affidò al prof Vittorio Massei. Da questi due maestri ho ereditato una passione maniacale per la professione e per l’Ospedale di Ancona, per il quale ho speso 40 anni della mia vita (festività, tutte, comprese) a lungo con un ruolo primariale, fino al mio pensionamento un paio di anni fa. Anni di cui non rimpiango un minuto, ripagato dall’aver portato, con la collaborazione della Dott.sa Zuccatosta, la classica allieva più brava del maestro, la nostra Pneumologia Interventistica ai vertici internazionali rendendola un Centro di eccellenza riconosciuto nel mondo. 

Oltre 100 corsi di aggiornamento


Ad Ancona abbiamo organizzato oltre 100 corsi di aggiornamento e numerosi eventi scientifici, portando ad apprendere le metodiche di pneumologia interventistica centinaia di colleghi da 50 paesi dei 5 continenti. Abbiamo avuto l’onore di sperimentare per primi in Italia numerose tecniche diagnostiche e terapeutiche e la soddisfazione di trasmettere via video in tutto il mondo i nostri interventi, facendo conoscere ovunque il nostro ospedale e la nostra città. Di tutto questo lavoro a goderne sono stati i pazienti da tutta Italia. Nessuna altra Unità Operativa medica delle Marche assisteva tante persone di fuori regione come la Pneumologia di Ancona. Pazienti spesso affetti da importanti forme tumorali che vengono con queste tecniche diagnosticate in modo approfondito e a volte trattati in modo poco invasivo. Di questa storia nulla sa e nulla intende sapere il Direttore Generale dott. Armando Gozzini. Secondo il dott. Gozzini la scelta della collega sarebbe stata dettata da semplici motivazioni personali, quasi come scegliere a Pasqua tra pizza al formaggio e pastiera, o tra il Conero e il Vesuvio. Incredibili alcune sue affermazioni come la disponibilità di centinaia di professionisti a venire a dirigere la pneumologia di Ancona. Con dubbio gusto, il Direttore dice che “morto un Papa se ne fa un altro”.

I primari in uscita

Ma i cardinali tra cui scegliere un nuovo Papa sono tanti, mentre gli Pneumologi in grado di effettuare le procedure di chirurgia endoscopica che la Dott.sa Zuccatosta sa fare si contano in Italia sulle dita di una mano come non sono molti in grado di portare all’Ospedale di Ancona una visibilità internazionale (la Dott.ssa è rappresentante per l’Italia alla Associazione Mondiale di Broncologia e Membro del Comitato Esecutivo della European Association for Bronchology). Il Dott. Gozzini annuncia un gran movimento di primari in uscita (una decina) tra Torrette e Salesi. La ruota gira ed è sua intenzione farla girare velocemente, ma non in avanti a giudicare dalla vicenda della Pneumologia. In un anno il dott. Gozzini ha messo da solo in crisi la pneumologia di Ancona fatta crescere con il lavoro di tanti in 40 anni. E a pagarne le conseguenze saranno i marchigiani costretti a emigrare per ricevere l’assistenza che qui avrebbero continuato a ricevere, e l’Ospedale di Ancona che vede disperso un patrimonio di esperienza, competenza e passione che mai la dottoressa Zuccatosta avrebbe voluto portare da un’altra parte. E che non ha avuto il modo di trasmettere fino in fondo a Torrette come avrebbe fatto se le fosse stato permesso di lavorare in serenità. 


Tutto questo la politica l’ha sostenuto a livello regionale e ignorato a livello locale. Provi lei, la politica, a spiegarlo. Ma senza prese in giro come quella del dott. Gozzini, della cui insensibilità ho avuto personalmente la prova quando con motivazioni pretestuose (ma anche queste legate ad indebite pressioni esterne) mi ha impedito di continuare a dare un supporto esterno alla Pneumologia di Torrette che avevo contribuito a costruire, recando un’offesa al sottoscritto e alla stessa Dott.sa Zuccatosta che quel contratto di collaborazione l’aveva richiesto. 


*Già professore ordinario di malattie dell’apparato respiratorio Università Politecnica delle Marche, Presidente Società Mondiale di Broncologia e Pneumologia Interventistica. Oggi è consulente del San Raffaele

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