Natale, dieta senza digiuni prima della Feste: il segreto è giocare d'anticipo contro gli stravizi

Cene e pranzi ci "regaleranno" 3 kg in più: ecco come tornare in forma senza rinunciare a mangiare

Natale, dieta senza digiuni prima della Feste: il segreto è giocare d'anticipo contro gli stravizi
Natale, dieta senza digiuni prima della Feste: il segreto è giocare d'anticipo contro gli stravizi
di Barbara Carbone
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 15:36

Ancora non sappiamo cosa ci sarà consentito fare durante le feste di Natale né conosciamo le limitazioni che si renderanno necessarie per contrastare l'avanzare della pandemia ma abbiamo una certezza: nessuno potrà impedirci di mangiare tutte le prelibatezze della tradizione. Ancora pochi giorni e sulle nostre tavole campeggeranno cibi squisiti e molto calorici. È l'Istat a svelare come le cene aziendali, gli aperitivi di auguri, il cenone della Vigilia e quello di Capodanno regaleranno agli italiani una media di 3 kg in più. Nel mirino non è il tradizionale pranzo natalizio quanto gli eccessi che ci concederemo da oggi fino all'Epifania. Agnolotti, lasagne, cotechini, torroni, panettoni e superalcolici sono una tentazione alla quale è difficile resistere soprattutto in un periodo nel quale siamo messi a dura prova da mesi di restrizioni e paure. Ben vengano allora le cene con i parenti e le tombolate pomeridiane, spiluzzicando pandoro e cioccolatini, a patto però di adottare qualche strategia intelligente per bruciare le calorie di troppo.

La tattica -  Tanti pensano di rimediare a una super mangiata con un giorno di digiuno. Niente di più sbagliato, secondo Giacinto Miggiano, già Direttore UOC Nutrizione Clinica della Fondazione Policlinico Gemelli Ircss. Digiunare è inutile e danneggia il nostro metabolismo, avverte. «Per depurarsi dagli eccessi delle feste occorrono tra i 10 e i 15 giorni ed è necessario adottare un regime ipocalorico, povero di grassi e ricco di frutta e verdura. Con pazienza, sacrificio e alcune regole si possono annullare gli effetti delle abbuffate - spiega Miggiano - dolci, formaggi e fritture devono lasciare il posto a alimenti integrali, pesce fresco e carne bianca. Semaforo verde per la frutta da assumere a colazione o negli spuntini di metà mattina o del pomeriggio». Il nutrizionista consiglia di bere tanta acqua, almeno 2 litri al giorno, mai meno di 1 litro e mezzo. Per favorire la depurazione no all'alcool e alle bevande zuccherate e occhio ai condimenti. Poco sale e niente burro, al massimo due cucchiaini di olio extravergine al giorno. Chi tiene alla propria forma fisica e alla salute può trovare validi alleati anche tra gli alimenti della tradizione secondo Gemma Fabozzi, nutrizionista del centro B-Woman per la salute della donna e docente del Master in Biologia della nutrizione per la riproduzione umana dell'università Sapienza di Roma.

Lo spuntino - «La frutta secca è un semplice e sano spuntino o spezza fame dall'azione antiossidante e antinfiammatoria, ricca di fibre e di proteine che ci danno sazietà. Un toccasana in giorni nei quali si abusa degli zuccheri», dice Fabozzi. «A Natale o quando andiamo a pranzo fuori possiamo mangiare tutto ma controllando la quantità degli zuccheri totali che assumiamo. Se mangiamo la pasta meglio evitare la frutta e il panettone. Il giorno dopo possiamo compensare con alimenti che agevolino la detossicazione epatica, come ad esempio il carpaccio di carciofi crudi conditi con olio e limone». La prima regola per restare in forma in vista di una scorpacciata è muoversi prima e dopo un pasto abbondante. Senza però strafare avverte Gianni Caldarone, allenatore della Federazione Italiana Pentathlon Moderno (FIPM). «C'è una grande differenza tra un atleta e una persona che fa una vita sedentaria - dice Caldarone - Quello che possono fare tutti è camminare a ritmo medio per almeno 40 minuti fino a un'ora. Con la camminata posso depurarmi.

L'atleta o la persona mediamente allenata possono invece optare per una corsa di media durata con un ritmo aerobico (120/130 pulsazioni al minuto) che attiva il metabolismo dei grassi aiutandoci a bruciare quello che abbiamo mangiato».

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