Scesi a 14 i contagiati nell'Arezzo ma la partita con il Fano può essere comunque rinviata

I giocatori del Fano schierati in difesa contro il Sudtirol
FANO - C’è la spada di Damocle del rinvio su Arezzo-Alma di domenica prossima, da calendario in programma dalle ore 17.30 in casa degli amaranto. Il rischio che non...

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FANO - C’è la spada di Damocle del rinvio su Arezzo-Alma di domenica prossima, da calendario in programma dalle ore 17.30 in casa degli amaranto. Il rischio che non si giochi rimane concreto, anche se i controlli anti-Covid ai quali si sta sottoponendo il gruppo-squadra aretino presso la Usl locale iniziano a far emergere delle negativizzazioni. Dei 18 calciatori positivi della scorsa settimana, quando la Lega Pro non ha potuto che decretare lo spostamento d’ufficio della terza gara consecutiva del Cavallino, al momento quattro risultano per la precisione guariti. Si tratta del portiere Tamma, del terzino destro Luciani e degli attaccanti Merola e Sane, che hanno portato a dodici il numero dei disponibili. In teoria, ne mancherebbe un altro per raggiungere la soglia minima per affrontare una partita di campionato. Il problema, non l’unico, è che, a quanto pare, non tutti farebbero parte della lista dei 25 depositata dalla società del presidente Giuseppe Monaco. Inoltre, posto che, come si va profilando (si parla infatti di rientri in vista per Cutolo, Cerci, Borghini e Belloni), il tecnico Camplone dovesse arrivare a disporre di 12 giocatori di movimento più un portiere, l’Arezzo potrebbe comunque sempre giocarsi il jolly della richiesta una tantum di rimandare l’incontro avendo riscontrato almeno quattro covidizzati per cinque giorni solari di fila dal giro dei tamponi. Un’opportunità prevista al punto 4 del protocollo sanitario della Figc che ha sfruttato il Legnago Salus, evidentemente preoccupato di affrontare rimaneggiato la sfida di Fano. Quindi ci sta che anche gli amaranto aretini stiano valutando a fondo se valga la pena disputare con diverse defezioni e con elementi a corto di preparazione un delicatissimo scontro diretto in chiave salvezza.

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Corriere Adriatico