Il tolentinate Simone Ruffini conquista la medaglia d'oro nella 25 km di fondo

Il tolentinate Simone Ruffini conquista la medaglia d'oro nella 25 km di fondo
KAZAN - Impresa con griffe marchigiana ai campionati del mondo di nuoto. Una perla firmata e disegnata dal tolentinate Simone Ruffini. Non solo oro per l'Italia nella 25 km di...

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KAZAN - Impresa con griffe marchigiana ai campionati del mondo di nuoto. Una perla firmata e disegnata dal tolentinate Simone Ruffini. Non solo oro per l'Italia nella 25 km di fondo ai Mondiali di nuoto di Kazan. Simone Ruffini ha vinto la gara davanti allo statunitense Meyer, al terzo posto l'altro azzurro Matteo Furlan. Per l'Italia del nuoto di fondo è la prima storica doppietta sulla distanza più lunga, che ai Mondiali aveva già portato gli argenti di Sergio Chiarandini a Perth 1991 e di Marco Formentini a Melbourne 2007 e la medaglia d'oro di Valerio Cleri a Roma 2009.




«All'inizio non ci credevo tanto, ai 5 e 7 chilometri ho vomitato in acqua e per fortuna il dottore mi ha dato qualcosa e piano piano sono andato alla riscossa». Così ha detto Simone Ruffini, che oggi a Kazan ha vinto l'oro nella 25 km. di nuoto di fondo, comincia a descrivere la sua impresa. «Ho cominciato a capire che l'americano (Meyer ndr.) non ne aveva più agli ultimi mille metri, quando mi ha lasciato andare avanti. Ma un pò di paura c'era sempre. Adesso ancora non mi rendo bene conto di ciò che ho fatto, forse domani...».



«La voglia di portare a casa un buon risultato è ciò che mi ha spinto ad andare avanti - dice ancora Ruffini -. Dopo un anno non buono abbiamo cambiato tante cose, e ora è arrivato questo risultato. Sono contentissimo, e questo oro va dedicato a tanta gente: a tutti i miei amici di Tolentino e Pesaro, alla mia ragazza che sta già piangendo e poi all'Esercito e all'Aniene».



«Aurora mi vuoi sposare?» Dal podio di Kazan, con la medaglia d'oro della 25km di fondo al collo, Simone Ruffini ha mostrato questo cartello in mondovisione per chiedere al mano della fidanzata e collega, Aurora Ponselè. La giovane atleta, dalla tribuna, ha accennato un sì e ha unito le mani a forma di cuore, poi è corsa sotto al palco ad abbracciare Ruffini, che l'ha stretta e baciata più volte. Sia Ruffini che Ponselè sono marchigiani, lui di Tolentino e lei di Fano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico