Dal nostro inviato RIO DE JANEIRO Una sentenza choc quella del Tas che di fatto distrugge la carriera di Alex Schwazer: otto anni di squalifica. Il Tribunale arbitrale dello sport...
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LA VICENDA
Schwazer era stato trovato positivo in un controllo antidoping a sorpresa ordinato dalla Iaaf presso la sua abitazione di Racines, in provincia di Bolzano. Dopo un primo screening negativo, la federazione internazionale - in base alla raccolta dei dati del passaporto biologico steroideo - aveva ordinato un esame di secondo livello che aveva evidenziato la presenza di testosterone. Ma alcune modalità dell'iter della vicenda, dalla violazione dell'anonimato all'allungamento dei tempi di comunicazione dell'accaduto all'atleta, combinati con i dati di tutti gli altri 14 controlli che non avevano evidenziato alcuna anomalia, avevano portato la difesa del marciatore a denunciare l'ipotesi di dolo. Un'ipotesi che ora resta in piedi soltanto per la giustizia penale visto che la procura di Bolzano ha aperto un fascicolo sulla denuncia contro ignoti presentata dall'avvocato di Schwazer, Gerhard Brandstaetter. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico