Il Milan di Gattuso respinge con autorevolezza l'assalto dell'Atalanta e lo fa in rimonta con una prestazione di cuore, di orgoglio e di qualità, spinto dalla...
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Intensità, forza, qualità tecnica, equilibrio e sfida di grande spessore agonistico. Atalanta-Milan non tradisce le attese e sin di primi minuti i ritmi sono altissimi. L'Atalanta segna per prima ma poi è Piatek a fare la differenza vincendo il duello a distanza tra bomber con Duvan Zapata. La prima occasione scialacquata capita sulla testa di Kessie che in area angola troppo la zuccata a botta sicura. L'Atalanta comincia a prendere campo accelerando sugli esterni e si fa viva con un paio di capocciate di Djimsiti fuori misura. La gara si scalda definitivamente al 33' quando l'Atalanta trova l'imbucata vincente: Ilicic dribbla e inventa sulla destra assistendo il piazzato di Freuler che insacca con la complicità di Donnarumma, troppo lento nel riflesso. Lo stadio di Bergamo diventa una bolgia e Gomez sfiora il palo poco dopo. Prima del riposo però entra in scena Piatek che si conferma bomber di razza: cross di Rodriguez e prodigiosa battuta al volo spalle alla porta del centravanti del Milan, al terzo gol in serie A con la maglia del Milan, timbro numero 16 in campionato, Genoa compreso. Nella ripresa il Milan mette la freccia. Prima con una invenzione di Calhanoglu (bordata chirurgica) e poi con il 17° timbro di Piatek (quarto col Milan) di testa da autentico rapace dell'area di rigore. E' il gol che blinda i tre punti. A Bergamo, contro una buona Atalanta, bella vittoria di maturità per il Milan di Gattuso.
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Corriere Adriatico