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Covid, con il nuovo decreto cambiano le regole per l'accesso alle manifestazioni sportive. Per gli impianti all'aperto, come gli stadi, la capienza si riduce dal 75% al 50%, mentre per quelli al chiuso si riduce al 35%. Un vero e proprio caos, specialmente per quei club che a inizio stagione hanno avviato la campagna abbonamenti e che fino a ieri hanno continuato a vendere i biglietti per i posti rimanenti.
Resta confermato l'accesso a stadi e palazzetti solo per chi è in possesso del green pass rafforzato: occorrerà aver completato il ciclo vaccinale (doppia dose da non più di quattro mesi o dose booster) o essere guariti da non più di sei mesi. Per entrare allo stadio, quindi, è confermato che non basterà più un tampone negativo. La nuova stretta riguarda quindi la capienza, che torna quelle di inizio stagione (50% del totale dei posti).
Le misure previste dal nuovo decreto dovrebbero entrare in vigore dal 10 gennaio prossimo e fino alla fine dello stato d'emergenza. Ci sono diversi club, però, che hanno sospeso la vendita libera dei biglietti. È il caso, ad esempio, della Roma, che ha annullato la vendita dei biglietti per le gare contro Juventus e Cagliari (in campionato) e Lecce (in Coppa Italia) e che ha spiegato: «In attesa di ulteriori delucidazioni e conferme, nei prossimi giorni verranno date ulteriori informazioni circa le modalità d’accesso alle prossime partite».
Anche il Napoli ha immediatamente sospeso la vendita dei mini-abbonamenti per le partite di campionato contro Sampdoria e Fiorentina e di Europa League contro il Barcellona. Anche per il club partenopeo, le modalità di rimborso saranno comunicate nei prossimi giorni, in attesa di predisporre un nuovo riallineamento dei posti a sedere.
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