Cossu, la Sangiustese e il girone F «Peccato che non ci sia il Foggia»

Alessandro Cossu, dg della Sangiustese, insieme all'ex Ascoli Andrea Mengoni
MONTE SAN GIUSTO «È un peccato a parere mio che non siano state inserite altre piazze calde e di blasone come potevano essere il Foggia o altre del Sud: avversari che...

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MONTE SAN GIUSTO «È un peccato a parere mio che non siano state inserite altre piazze calde e di blasone come potevano essere il Foggia o altre del Sud: avversari che a livello di calore e di pubblico avrebbero regalato cornici assolutamente di ben altra categoria». Questo il commento di Alessandro Cossu, direttore generale della Sangiustese, dopo la pubblicazione dei nuovi gironi di Serie D da parte del Comitato Interregionale. «Torniamo a 18 squadre e questo vuol dire che sarà sicuramente un girone meno impegnativo a livello organizzativo e come numero di elementi in rosa rispetto a quello a 20 squadre che abbiamo affrontato negli scorsi mesi. Infatti un po’ tutte le formazioni avevano dovuto attrezzarsi ad hoc per sopperire ai tanti impegni ravvicinati. Per una squadra come la Sangiustese, il cui obiettivo è la salvezza, questa riduzione vuol dire risparmiare qualche sforzo sia economico che logistico/organizzativo. D’altra parte, però, con meno squadre a disposizione con cui confrontarsi, ci sarà possibilità di racimolare meno punti in classifica generale».

Cossu prosegue: «Non ci sono state più di tante sorprese. La vera novità è solo il Fiuggi, mentre il San Marino aveva già partecipato a questo girone qualche anno fa ed ora torna dopo la fusione con il Cattolica. Abbiamo perso le altre emiliane romagnole, come ad esempio Forlì, Sammaurese e Savignanese, al di là del Cesena promosso in C, ma è stata inserita quella che è a noi più vicina e che sono sicuro attrezzerà una squadra importante. In più ci sono stati il ritorno del Chieti e l’arrivo del Vastogirardi, da scoprire. Il girone secondo me avrà come protagoniste Matelica, Recanatese, Pineto e Campobasso.
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Corriere Adriatico