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PESARO - E' gara-tre, potrebbe essere l'ultima fatica stagionale (di campionato) per la Vuelle che dopo aver perso le prime due partite a Milano per evitare le ferie deve vincere stasera (palla a due ore 20) contro l'Olimpia Milano.
Obiettivo difficile, strada complicata perchè la squadra di Messina è più forte ed ha tante motivazioni, i supporters della Vuelle sperano però in una reazione d'orgoglio di Moretti e c. anche se le due partite giocate nei giorni scorsi lasciano spazio a poche speranze.
CARPEGNA PROSCIUTTO - EA7 EMPORIO ARMANI 88-83 (22-24, 36-42, 61-66)
Pesaro contro Milano ha sempre un fascino particolare anche se sono lontani i tempi di quando questa sfida metteva in palio lo scudetto.
Milano ma non è una novità sembra sempre sul punto di prendere il largo: roster infinito, tante soluzioni ma la Vuelle a differenza delle altre partite stavolta trova il modo di rispondere e di conquistare anche gli applausi del suo pubblico: adesso è Tambone ad erigersi protagonista, il tabellone alla fine del secondo parziale che porta le squadre negli spogliatoi per l'intervallo vede l'Olimpia avanti di sei punti (42-36).
Copione della partita che non cambia neanche dopo l'intervallo con Milano che controlla la partita senza però riuscire a centrare l'allungo mentre la Vuelle con pazienza e lucidità si mantiene sempre a contatto: il tabellone alla fine del terzo quarto dice infatti 66-61 in favore dell'Olimpia con Totè e Tambone autori di 29 punti in due (16 il primo, 13 il secondo).
Piace e piace anche tanto stavolta la formazione di Repesa che un passo alla volta prima contiene Milano, quindi migliora le sue scelte in attacco e grazie ad alcune di giocate di pregevole fattura prima recupera lo svantaggio e poi allunga: a 2'40'' dalla fine Pesaro sul +6 (82-76). Chi l'avrebbe mai detto, adesso è Milano che commette fallo per tenere aperta la partita: 84-80 a 50'' dal termine con errori in attacco prima dei marchigiani poi dei meneghini. E con attenzione la Vuelle stringe i denti e conquista la vittoria (88-83 il finale) per la gioia con relativa invasione dei campi dei tifosi biancorossi.
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