Vladimir Luxuria choc a Verissimo: «Mi volevano ammazzare». Silvia Toffanin resta senza parole

Vladimir Luxuria choc a Verissimo: «Mi hanno preso a calci e pugni. Mi volevano ammazzare». Silvia Toffanin commossa
Vladimir Luxuria choc a Verissimo: «Mi hanno preso a calci e pugni. Mi volevano ammazzare». Silvia Toffanin commossa. Oggi,...

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Vladimir Luxuria choc a Verissimo: «Mi hanno preso a calci e pugni. Mi volevano ammazzare». Silvia Toffanin commossa. Oggi, l'opinionista televisiva ed ex parlamentare è stata ospite nel salotto di Canale 5 e ha raccontato di un periodo molto delicato della sua vita, gli anni del bullismo. Quando veniva derisa e picchiata per la sua identità sessuale.

 

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«Da piccola  - racconta Vladimir Luxuria - mi piaceva giocare con le bambole, a Carnevale mi sarebbe piaciuto vestirmi da spagnola o da primavera. Mi veniva naturale, ma sapevo che era una cosa stigmatizzata, da reprimere. Confessai tutto al sacerdore, mi disse che dovevo reprimere questa cosa. Verso i 16-17 anni ho detto basta, perché la vita è una e dovevo viverla al meglio. Quando andavo a scuola e mi scappava di fare la pipì, la trattenevo perché sapevo che tutte le volte che uscivo dall'aula scolastica quando rientravo mi trovavo il quaderno e il diario riempito di insulti. Oggi, mi sembra incredibile di essere qui davanti a milioni di persone che possono ascoltare la mia scuola».

 

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Continua commossa Vladimir: «Mie amiche coetanee si sono suicidate o sono diventate tossicodipendenti. Il nostro serial killer era la solitudine. Oggi, incontro tante persone che capiscono che il nostro non è una capriccio, ma è la nostra identità. Da piccola, i bulli mi facevano la pipì nelle scarpe, ma io non ho mai lasciato gli studi. Oggi quando torno nella mia città mi chiedono un selfie con loro. Li ho sconfitti due volte. Ho conosciuto anche le botte e la violenza vera. C'erano zone della mia città, Foggia, dove rischiavo. Ho preso schiaffi, pugni, sputi. Ci sono stati momenti in cui ho temuto mi volessero ammazzare, soprattutto quando il branco era in gruppo. Le botte le ho subite, ma a un certo punto ho deciso di reagire».

Tripudio su Twitter per le parole piene di coraggio di Vladimir Luxuria: «Complimenti, sei davvero una bella persona».

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Corriere Adriatico