Schedina Totocalcio, Lino Banfi «Esiste ancora? Che chezzo dite»

Schedina Totocalcio, Lino Banfi: «Esiste ancora? Che chezzo dite»
Ha raccontato come nessuno il mondo dei giocatori del Totocalcio. Con il suo Bar dello Sport ha disegnato uno spaccato tutto italiano di una passione per calcio e scommesse. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ha raccontato come nessuno il mondo dei giocatori del Totocalcio. Con il suo Bar dello Sport ha disegnato uno spaccato tutto italiano di una passione per calcio e scommesse.


Schedina intramontabile, quelli che ancora sognano un 13 anzi un 14

Lino Banfi, l'avvocheto del film cult anni 80, cosa ha rappresentato la schedina?
«È stata la compagna di centinaia di fine settimana degli italiani, quanto era bella quell'Italia. Quando il sogno del tredici ci portava lontano e, la maggior parte delle volte, si fermava dopo poche colonne...».
Ma lo sa che la schedina non è mai morta? Esiste ancora, si può compilare...
«Ma che chezzo dice? Non ne sento parlare da una vita».
Eppure è così.
«E che montepremi raggiunge?»
Una media di 100mila euro a domenica.
«Naaaa (ride, ndr.). Guardi, per quanto ho amato la schedina farei anche da testimonial in questo senso. Un paio di anni fa mi offrirono l'opportunità di pubblicizzare delle slot machine con Oronzo Canà (L'allenatore nel pallone, ndr.), mi offrivano una valanga di soldi ma ho detto di no. Ci sono persone che soffrono di ludopatia e famiglie distrutte per questa piaga. La schedina è un'altra cosa: se tornasse di moda, offrirei il mio volto come testimonial».
Lei nel film centrava il 13...
«Sì, ed ho voluto raccontare la difficoltà di un poveraccio che in una domenica pomeriggio diventa ricco. Mi divertii tanto, ma mi rendo conto che quella era un'altra Italia. Più bella di quella di oggi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico