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RECANATI Sulle note del belcanto del tenore Fabio Armiliato che ha cantato “Non ti scordar di me” e “Mamma” e del giovane talentuoso Samuele Lattanzi, accompagnati al pianoforte dal Maestro Riccardo Serenelli è stato inaugurato il nuovo Museo Beniamino Gigli al Teatro Persiani di Recanati.
Il percorso
Con un percorso cronologico e tematico, il museo ripercorre la vita e la straordinaria e lunga carriera del grande tenore lirico.
Nato nel 1961, in virtù della generosa donazione degli eredi di Gigli, e in particolare della figlia Rina, che hanno messo a disposizione numerosi costumi di scena, oggetti, cimeli, fotografie, lettere e documenti appartenuti al tenore, il Museo Gigli è stato completamente rinnovato grazie ad un finanziamento complessivo di 550mila euro. «Tra i numerosi finanziamenti che siamo riusciti a reperire per le opere della nostra città, non nascondo una particolare soddisfazione oggi nell’inaugurare il nuovo museo dedicato a Gigli che permetterà la massima fruibilità a tutti i visitatori - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi -. Un museo inclusivo, progettato per abbattere tutte le barriere architettoniche, cognitive e sensoriali. Un ringraziamento particolare va al Museo Omero per il fondamentale contributo nel campo dell’accessibilità ai beni culturali».
L’accessibilità
Tratto distintivo del nuovo allestimento è l’accessibilità, è un Museo che si rivolgersi a un pubblico eterogeneo, un museo per tutti. A raccontare il nuovo museo è intervenuto il presidente del Museo Omero prof Aldo Grassini, l’architetto Luca Schiavoni progettista dei lavori e a delineare l’arte e la figura di beniamino Gigli il prof Piero Mioli, docente di Storia della Musica presso il conservatorio di Bologna, tra i più apprezzati musicologi italiani. Durante la cerimonia al Teatro Persiani è stata scoperta anche la targa in memoria del Maestro Luigi Vincenzoni, nipote del tenore Gigli, che tanto ha donato al museo recanatese.
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Corriere Adriatico