Madre e figlio morti in casa a Chiaravalle: un martello accanto ai corpi. Oggi l'autopsia su Loredana e Maurizio

Madre e figlio morti in casa: un martello accanto ai corpi. Oggi l'autopsia su Loredana e Maurizio
  CHIARAVALLE Un giallo i cui angoli potranno essere smussati solamente dagli accertamenti tecnici. Inizieranno oggi all’obitorio dell’ospedale regionale di...

Continua a leggere con la Promo Speciale:

X
Offerta Speciale
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
2 €
4,99€
Per 12 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

 

CHIARAVALLE Un giallo i cui angoli potranno essere smussati solamente dagli accertamenti tecnici. Inizieranno oggi all’obitorio dell’ospedale regionale di Torrette gli esami sui cadaveri di Maurizio Bucciarelli e della madre Loredana Molinari, trovati mercoledì pomeriggio nel salotto della loro casa di via Gramsci, a due passi dal centro di Chiaravalle. Il decesso risalirebbe ad almeno una settimana fa. Oggi verranno disposte le radiografie e la Tac sui corpi, molto probabilmente si procederà anche con l’autopsia con cui verificare la presenza e il tenore delle lesioni. E se queste siano compatibili con l’arma trovata vicino ai cadaveri: un martello.

 

 

Gli elementi

L’ipotesi prevalente impostata dal pm Ruggiero Dicuonzo, che coordina le indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Jesi, è che si sia trattato di un omicidio-suicidio. A farlo pensare è lo scenario che si è palesato davanti agli investigatori. La casa era praticamente blindata: serrande abbassate, finestre chiuse e porta serrata dall’interno. Dall’appartamento condiviso da madre e figlio, praticamente da sempre, non manca nulla. È tutto in ordine. Ad accezione di una stanza: il salotto. Qui sono state trovate copiose perdite ematiche e pure un martello, sequestrato dagli investigatori come, del resto, l’intera abitazione. Verrà analizzato per vedere se è compatibile con le lesioni riportate da almeno una delle due vittime, lei 78 anni e lui 55. Gli accertamenti, che si svolgono nell’ambito del procedimento aperto per omicidio volontario, serviranno per capire le tipologie dei traumi, nonché le cause e le tempistiche dei decessi.

L’altro step è altrettanto difficile: ricostruire il legame tra madre e figlio e cosa sia successo nelle ore precedenti alla loro morte. Un litigio degenerato in un’aggressione? O un gesto di disperazione dettato da chissà quale condizione psicologica? Chi li conosceva parla di una famiglia riservata, al limite dell’isolamento. Lei non usciva quasi mai. Lo faceva solo per andare al supermercato o in lavanderia. Lui era impiegato in banca, ma pare che nell’ultimo periodo si fosse allontanato dal posto di lavoro. Il perché lo devono scoprire gli investigatori, che nelle ultime ore hanno cercato di ricostruire il contesto familiare, ascoltando i pochi parenti che mamma e figlio avevano e i vicini di casa.

L’allarme

Sono stati proprio loro mercoledì a lanciare l’allarme, che ha portato sul posto i vigili del fuoco prima e i carabinieri dopo. Da giorni non vedevano gli inquilini del primo piano, non sentivano nemmeno alcun rumore. Dall’appartamento proveniva, però, un odore nauseabondo. Quando i soccorritori sono arrivati in casa, passando dalla finestra del terrazzo, hanno trovato i due corpi a terra, proni e in avanzato stato di decomposizione. Accanto ai cadaveri un martello e le macchie di sangue.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico